lunedì 25 marzo 2019

Kailash


Kailash si conferma  ogni giorno e ogni volta    il più meraviglioso compagno di vita e di viaggio , il vero educando della mia esistenza.  Si prende cura di tutto ciò che la mia memoria dimentica, o di cui può scordarsi,  sa essere superiore  a ogni mio sgarbo o  calcolo gretto,   sa capirmi nel  mio affetto per Mohammad ,  ha il  più assoluto rispetto delle mie manchevolezze di vecchio Solo che non  scegliesse ogni volta il lato più comodo  su cui salire in autorickshaw, o del  del letto in stanza, quando ci sistemiamo in albergo, e  rallentasse il passo  per attenersi al mio in affanno, sarebbe per me perfetto, gli faccio presente scherzando., Un tempo si tratteneva all’esterno dei templi, anche se erano hindu, come lo è lui,  ora non manca di farsi partecipe di ogni visita, e ricognizione,  dicendo tutta la sua ammirazione o delusione per i reperti che ravvisiamo,  di cui conserva una memoria formidabile
“ Ma non ti ricordi che vi erano sardulas- mostri del bestiario mitologico indiano- tra l uno e l’altro  pilastro della vedika- o parapetto-?”, mi disse  di un tempio all ingresso di Naresar che mi dispiaceva non aver rivisitato, dopo averlo visto insieme un anno addietro?
E insiste in disquisizioni  interminabili sull’identità del dio che rappresenta questa o quella statua, come giorni fa, in kadwaha.
Era Brahma o Kartikkeya, il dio che figurava con tre teste accanto a un uccello piumato?  Era Brahma per lui, indubbiamente, non Kartikkeya, come io sostenevo,  giacchè per Kailash l’animale piumato  ai suoi piedi non era   un  pavone, il veicolo  di Kartikkeya,  il  dio  figlio di Shiva, ma l hamsa , ossia l’anitra selvatica  che  aveva individuato nella bestia consimile ai piedi, quale suo veicolo animale,   di chi indubitabilmente era Brahma, comparendo il dio come una delle tre divinità della Trimurti nella trabeazione del tempio.  Ma non vedevo , a suo dire, che il presunto Kartikkeya aveva tre teste, come in effigie le ha sempre Brahma? Gli ricordavo che anche kartikkeya in sua forma attestata anche in Khajuraho può avere tre teste, senza che l’amico si  mostrasse o ne fosse per niente convinto.
Ciò che conta è se il Dio ha la brocca del kamandalu negli arti inferiori, era  la sua replica,dopo di che a dire il vero invertiva le sue posizioni  retrocedeva nelle sue posizioni confondeva le cose e  il dio diventava indubbiamente Kartikkeya, com’era vero che fosse, perché recava solo una / due anziché due / quattro coppie di arti, come è invece di norma per ogni dio di rango assoluto. Io seguitavo a scattare fotografie e lui continuava la discussione con il  conducente dell’autoveicolo, con cui  continuava a chiacchierare per tutto il tempo che mi lasciava a me stesso, come con ogni  altro nostro accompagnatore in ogni nostro viaggio, capace sempre di intendersi a meraviglia.

Aveva altresì l’acume di individuare la cresta che sporgeva “up”, incongruamente, dalla testa dell’hamsa di  Brahma, quasi che fosse quella di un pavone. E da che iniziavo a fargli presente come i templi ulteriori che si succedevano in kadwaya  si facevano a imitazione di quelli in khajuraho, lui non mancava di additarmi le statue che in essi si facevano anch’esse a immagine e somiglianza di quelle di khajuraho,  nelle torsioni assunte dal loro corpo. Ed erano la nayka che si asciugava la chioma, torcendola, mentre un’oca raccoglieva le gocce che ne cadevano, l’altra creatura celeste che si torceva in una scrittura muraria, la ninfa che dipingeva la pianta che sollevava di un piede o ne toglieva un pruno che vi si era confitto.
Nel secondo caso, gli dicevo, può essere scolpito anche  un  barbiere che gliele toglie, rammentandogli la sua professione castale.

Per mio mero tornaconto, avendoli già visti le volte precedenti che sono stato a kadwaya,  ho destinato  la parte finale della nostra visita dei templi a quelli  più belli, il tempio A del gruppo Talao quello che Kailash  ripetutamente mi ha detto  che più di ogni altro e come nessun altro lo aveva incantato. Ah. Quei ripetuti fiori di pietra sui soffitti d’ingresso..
“ Tu, kailash, ora guardi ai templi come un amante, io ne sono un anatomista,    mi interessano pietra su pietra per cercare di  capire come si è passati dagli uni agli altri.”
  Tu sei proprio come il loro dottore, che li studia osso per osso, that  ceeck bones by bones”.

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