venerdì 8 marzo 2019

Palazzi vs Sala

Signor Direttore,
Davvero è il caso di dire che  tutt’altro sono il sindaco Sala di Milano che partecipa alla imponente manifestazione antirazzista della sua città, all’ insegna del motto Prima le Persone,  e il nostro Sindaco Palazzi, che affannato nell’inseguire le destre sul loro terreno,  ossia i  temi identitari, della sicurezza, e ora dell’assistenza,  in una sua pagina di facebook del 16 febbraio scorso che è tutta sulla lunghezza d’onda del Prima gli Italiani della Lega,  non che di Fratelli d’Italia,  si è accalorato nel  difendersi dall’accusa, “ingiusta”,  che l’operato della sua giunta  sia stato troppo generoso con gli stranieri. Non è vero! Il suo sdegno accorato. Egli si  è così vantato che nessun immigrato benefici della spesa per anziani, e che solo due siano i disabili stranieri assistiti,  non più di 25 su 100 i bambini stranieri che ricevono aiuto,  e che non superi il 35% la quota di chi è stato assistito economicamente ed è straniero. Particolarmente significativi sono i dati,  così illustrati, quanto ai bambini e agli adulti, ” stranieri”,   che siano stati soccorsi nel loro iter scolastico od economicamente : perché la loro quota lascia intendere che per il nostro  borgomastro   siano ugualmente distanti , “ loro” e non “ noi”, i migranti clandestini e i bambini e i lavoratori di origine straniera che risiedono in città  almeno con regolare permesso di soggiorno, o che pur anche  sono residenti e cittadini italiani a tutti gli effetti , che regolarmente  lavorano  e pagano contributi. Quanto al richiamo finale  che “ è pericoloso ingenerare una sorta di guerra tra chi ha bisogno”- e non anche ingiusto e disastroso e disumano ? aggiungerei personalmente-,   è evidente, dai dati apportati,  come  l’operato amministrativo della sua giunta  abbia finora provveduto  a disinnescarla. Del resto il solo lamento di Bassoli si è levato al suo interno acquiescente, e in separata sede,  sul taglio salviniano dei contributi per l’assistenza degli immigrati destinati alla nostra provincia, che penalizzano assistenti e assistiti proprio in ciò che sarebbe più utile nell’ambito stesso securitario, alfabetizzazione e inclusione educativa degli immigrati, conformandoli a valori e principi, diritti e doveri sanciti dalla nostra Costituzione

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