Del new baffèlo, e di uno scontro edificante con una sacra vacca.
"Ancora pioggia e pioggia. Ma quale guadagno... solo sessanta rupie oggi. Anche per mio padre-mi dice oggi al telefono Kailash- le cose vanno male nei campi perché piove così tanto. Piove troppo di continuo per il sesamo e le lenticchie nere, i semi sono già cresciuti, basta poco per questo, quando c'è il sole la bocca di tali semi automaticamente si apre, e se poi piove a distanza di giorni, per un’ora, non ci sono problemi, ma e se la pioggia non finisce cadono a terra e vanno perduti. La pioggia spezza anche i fiori di sopra, quando di sotto le piante hanno già i semi, e così quei fiori non producono i loro semi... Sarebbe stato diverso se mio padre avesse piantato soia... Ma ho una buona novità da dirti... è nato un altro “ Lalosha”.
"Hai un altro bufalino maschio?
Si, è nato due giorni fa, ma mio padre me l' ha detto solo ieri. Stavo per telefonarti per dirtelo quando mi hai preceduto:..”
So talmente bene come al contrario della nascita di un figlio, il riscontro che il bufalo sia maschio costituisca più una mancata fortuna che un lieto evento, che mi sono sorpreso della contentezza di Kailash, e non ho saputo felicitarmi con allegria.
Come proprietario indiretto dei suoi bufali ho espresso piuttosto delle brutali considerazioni di mercato. “ Se fosse femmina dopo tre anni ci guadagnerei 14.000-15.000 rupie, il fatto che sia maschio mi consente di ottenere dalla vendita 10.000 rupie”
“ Non è poi gran differenza...
Ma ne era già orgoglioso come di un figlio forte e robusto, “ perché , mi ha detto mio padre, è molto vivace e vigoroso perché è nato in ritardo”.
Il problema era la bufala madre , che non lasciava avvicinare nessuno, s’imbizzarriva spaventando gli altri mandriani se era condotta nella giungla, non voleva saperne di dare il latte ad altri che al suo secondo "Lalosha". Prima lei non era così"
“Prima che perdesse la bufala, questo novembre?
“ No, ma non parlarmene ancora, o non riesco più a discorrere con te”
Dunque l’ama ancora come una sua creatura perduta, la piccola bufala che a sua insaputa era rimasta vittima di una caduta accidentale, scivolando e battendo la testa al rientro della giungla.
Quella domenica pomeriggio, quando gli venne stato detto della morte della bufalina, per pranzare non aveva atteso il mio arrivo in bicicletta al villaggio natio , che gli avevo annunciato per telefono quando ero ancora nel villaggio adivasi che è a pochi chilometri di distanza dal suo, ed all’arrivo era rimasto a giacere senza alcuna creanza, come se disdegnasse anche solo di salutarmi per starsene , in un dormiveglia, disteso al suolo del nostro negozio.
Poi la sera , dopo avermi detto tutto al termine della cena, aveva avuto una sfuriata contro i suoi genitori che gli avevo taciuto ogni cosa fino a che non era venuto a sapere da altri della morte della bufala, sorpreso di non averla ritrovata nello stallino, e si era allontanato da me, di malagrazia, incattivito che così 20.000 rupie fossero andate perdute, nella sua estrema miseria, per piangerne poi la perdita come di una sua bambina nel lettone grande dei nostri piccoli, che si erano già addormentati, raggomitolandosi in cerca della vicinanza del loro calore per lenire il dolore.
Forse non voleva parlarmene anche perché il ricordo rinfocolava i suoi odi dei suoi genitori, i l suo risentimento nei loro riguardi perché crede di non avere ricevuto da loro ciò che hanno riservato al fratello e alla sorella, per averlo lasciato libero quanto senz’aiuto,si limitato a dirmi che la bufala era aumentata di energia perché il padre l'aveva nutrita con buoni alimenti, " c ed il discorso è scivolato verso le questioni delle sue difficoltà d’accesso al’interno della stazione ferroviaria, poiché la polizia non gli consente di entrare in immediato contatto con i passeggeri ed i turisti che necessitano del trasporto in autorisciò.
Ma lo angustiava tornare a parlarne, e si è dilungato con me al telefono sul problema persistente, solo per ironizzare ferocemente sulla mia proposta di tentare di entrare nella stazione ferroviaria con un biglietto per Mahoba od una stazione ferroviaria più ancora vicina.
“ I poliziotti mi direbbero: "Why do you stay or speak with the tourists? Go, go to Mahoba with your ticket” spingendomi sul treno. Ed allora non mi resterebbe che salire e andarci e fare ritorno più tardi..”
Ma un incidente serio era appena successo in giornata, su cui si compiaceva nel tono di dilungarsi.
“ Sai, il barbiere alla guida di un tuk tu,k che ha un amico australiano, e che entra nella stazione ferroviaria d’accordo con la polizia? Stamattina, vicino alla stazione degli autobus, ha avuto un brutto incidente in autorisciò proprio con un agente di polizia come suo cliente. Si sono scontrati con una vacca ed il poliziotto si è rotto una gamba, finendo all'ospedale. Ora il barbiere ne avrà per 25.000 rupie solo per pagargli i costi delle cure in ospedale. Tutto il vetro davanti è rotto. Altre decine di migliaia di rupie per i danni...”
“ Bad life, bad karma...” sono state le sue conclusioni morali intimamente soddisfatte. “ Non ce n’è per nessuno a casa sua...”
Non minor compiacimento provavo io stesso, nel vederlo oggi rigettare un individuo cui si è rifatto, fino a non molto fa, rammaricandosi , o apertamente dispiacendosi di non essere stato così intelligente, o "ciatur" nel senso indiano del termine, da profittarsene di me come colui del suo amico australiano, conducendo una bella vita vivere a sue spese e non riservandogli in cambio che dal e chappati come suo ospitante.
“ E la vacca?” ho divagato.
“ Nothing”
Niente, si è fatta, per fortuna del barbiere- driver. L’avesse accoppata, la sua uccisione gli sarebbe costata 50.000 rupie, e siccome sarebbe stato l'uccidere "la madre della vita", l'incidente sarebbe stato considerato infausto, e nessuno avrebbe più cercato di avere contatto con lui, o con i suoi figli e i suoi familiari.
“ Ma io vado piano. Se gli altri conducenti impiegano quindici, venti minuti per raggiungere la stazione, io ne impiego anche trenta. I lose fuel, time, but I save my life and my tuk tuk…”
"Bravo, tik-è, it's very good Kailash..."
“ But it’s raining, raining, only raining”
E la pioggia ha così impregnato le pareti di casa, della mia stanza, che l'amico dovrà controllare che i miei libri non si siano ammalorati sui ripiani degli "almari" dove stanno riposti. Fosse il caso, li avrebbe messi nella grande cassa in ferro della cucina.
“ And now the light”. La luce era saltata di nuovo
"Ancora pioggia e pioggia. Ma quale guadagno... solo sessanta rupie oggi. Anche per mio padre-mi dice oggi al telefono Kailash- le cose vanno male nei campi perché piove così tanto. Piove troppo di continuo per il sesamo e le lenticchie nere, i semi sono già cresciuti,
"Hai un altro bufalino maschio?
Si, è nato due giorni fa, ma mio padre me l' ha detto solo ieri. Stavo per telefonarti per dirtelo quando mi hai preceduto:..”
So talmente bene come al contrario della nascita di un figlio, il riscontro che il bufalo sia maschio costituisca più una mancata fortuna che un lieto evento, che mi sono sorpreso della contentezza di Kailash, e non ho saputo felicitarmi con allegria.
Come proprietario indiretto dei suoi bufali ho espresso piuttosto delle brutali considerazioni di mercato. “ Se fosse femmina dopo tre anni ci guadagnerei 14.000-15.000 rupie, il fatto che sia maschio mi consente di ottenere dalla vendita 10.000 rupie”
“ Non è poi gran differenza...
Ma ne era già orgoglioso come di un figlio forte e robusto, “ perché , mi ha detto mio padre, è molto vivace e vigoroso perché è nato in ritardo”.
Il problema era la bufala madre , che non lasciava avvicinare nessuno, s’imbizzarriva spaventando gli altri mandriani se era condotta nella giungla, non voleva saperne di dare il latte ad altri che al suo secondo "Lalosha". Prima lei non era così"
“Prima che perdesse la bufala, questo novembre?
“ No, ma non parlarmene ancora, o non riesco più a discorrere con te”
Dunque l’ama ancora come una sua creatura perduta, la piccola bufala che a sua insaputa era rimasta vittima di una caduta accidentale, scivolando e battendo la testa al rientro della giungla.
Quella domenica pomeriggio, quando gli venne stato detto della morte della bufalina, per pranzare non aveva atteso il mio arrivo in bicicletta al villaggio natio , che gli avevo annunciato per telefono quando ero ancora nel villaggio adivasi che è a pochi chilometri di distanza dal suo, ed all’arrivo era rimasto a giacere senza alcuna creanza, come se disdegnasse anche solo di salutarmi per starsene , in un dormiveglia, disteso al suolo del nostro negozio.
Poi la sera , dopo avermi detto tutto al termine della cena, aveva avuto una sfuriata contro i suoi genitori che gli avevo taciuto ogni cosa fino a che non era venuto a sapere da altri della morte della bufala, sorpreso di non averla ritrovata nello stallino, e si era allontanato da me, di malagrazia, incattivito che così 20.000 rupie fossero andate perdute, nella sua estrema miseria, per piangerne poi la perdita come di una sua bambina nel lettone grande dei nostri piccoli, che si erano già addormentati, raggomitolandosi in cerca della vicinanza del loro calore per lenire il dolore.
Forse non voleva parlarmene anche perché il ricordo rinfocolava i suoi odi dei suoi genitori, i l suo risentimento nei loro riguardi perché crede di non avere ricevuto da loro ciò che hanno riservato al fratello e alla sorella, per averlo lasciato libero quanto senz’aiuto,si limitato a dirmi che la bufala era aumentata di energia perché il padre l'aveva nutrita con buoni alimenti, " c ed il discorso è scivolato verso le questioni delle sue difficoltà d’accesso al’interno della stazione ferroviaria, poiché la polizia non gli consente di entrare in immediato contatto con i passeggeri ed i turisti che necessitano del trasporto in autorisciò.
Ma lo angustiava tornare a parlarne, e si è dilungato con me al telefono sul problema persistente, solo per ironizzare ferocemente sulla mia proposta di tentare di entrare nella stazione ferroviaria con un biglietto per Mahoba od una stazione ferroviaria più ancora vicina.
“ I poliziotti mi direbbero: "Why do you stay or speak with the tourists? Go, go to Mahoba with your ticket” spingendomi sul treno. Ed allora non mi resterebbe che salire e andarci e fare ritorno più tardi..”
Ma un incidente serio era appena successo in giornata, su cui si compiaceva nel tono di dilungarsi.
“ Sai, il barbiere alla guida di un tuk tu,k che ha un amico australiano, e che entra nella stazione ferroviaria d’accordo con la polizia? Stamattina, vicino alla stazione degli autobus, ha avuto un brutto incidente in autorisciò proprio con un agente di polizia come suo cliente. Si sono scontrati con una vacca ed il poliziotto si è rotto una gamba, finendo all'ospedale. Ora il barbiere ne avrà per 25.000 rupie solo per pagargli i costi delle cure in ospedale. Tutto il vetro davanti è rotto. Altre decine di migliaia di rupie per i danni...”
“ Bad life, bad karma...” sono state le sue conclusioni morali intimamente soddisfatte. “ Non ce n’è per nessuno a casa sua...”
Non minor compiacimento provavo io stesso, nel vederlo oggi rigettare un individuo cui si è rifatto, fino a non molto fa, rammaricandosi , o apertamente dispiacendosi di non essere stato così intelligente, o "ciatur" nel senso indiano del termine, da profittarsene di me come colui del suo amico australiano, conducendo una bella vita vivere a sue spese e non riservandogli in cambio che dal e chappati come suo ospitante.
“ E la vacca?” ho divagato.
“ Nothing”
Niente, si è fatta, per fortuna del barbiere- driver. L’avesse accoppata, la sua uccisione gli sarebbe costata 50.000 rupie, e siccome sarebbe stato l'uccidere "la madre della vita", l'incidente sarebbe stato considerato infausto, e nessuno avrebbe più cercato di avere contatto con lui, o con i suoi figli e i suoi familiari.
“ Ma io vado piano. Se gli altri conducenti impiegano quindici, venti minuti per raggiungere la stazione, io ne impiego anche trenta. I lose fuel, time, but I save my life and my tuk tuk…”
"Bravo, tik-è, it's very good Kailash..."
“ But it’s raining, raining, only raining”
E la pioggia ha così impregnato le pareti di casa, della mia stanza, che l'amico dovrà controllare che i miei libri non si siano ammalorati sui ripiani degli "almari" dove stanno riposti. Fosse il caso, li avrebbe messi nella grande cassa in ferro della cucina.
“ And now the light”. La luce era saltata di nuovo
Nessun commento:
Posta un commento