Dopo essere sopraggiunto nella mia stanza nel primo pomeriggio, disponendosi al computer per consultare un oroscopo
mentr’io finalmente mi risolvevo a riordinare i miei libri, Mohammad m’ha raggiunto al Madhur Cafe quando erano già passate le sette, dopo che
avevo tardato a un primo appuntamento.
Il suo umore
seguitava come il giorno precedente
a stazionare al di sopra delle voragini della sua depressione, riuscendo
a scherzare dei suoi umori suicidari, sempre che fosse ben chiaro che era “
allegro di fuori e triste di dentro”
Mi chiedeva come, tanto per esordire, quanto tempo
richiedesse un veleno a fare effetto, se ve ne fossero in vendita nelle
farmacie di Khajiraho, e se un dottore potesse prescriverlo.
Non dando seguito a tali discorsi, serrandolo in un
abbraccio quando ritornava sui suoi passi rispetto alle centraline elettriche
doveva diceva di volersi andare a
fulminare, puntualizzavo la sua
situazione, dicendogli che doveva chiarirmi definitivamente se egli fosse
intenzionato a smettere di studiare e suo padre di mandarlo a lavorare
ritornando insieme con tutta la famiglia in Kanpur, o se il padre voleva che
seguitasse gli studi, ripetendo l’esame finale della decima classe, nel qual
caso , fosse restato in Khajuraho, si dava l eventualità che ne sostenessi di
nuovo l iscrizione come ripetente. Mohammad mi ripeteva che non era più
possibile se non che presenziasse agli
esami prossimi per il solo rilascio dell’attestato di frequenza.
( Così tra due mesi
finirò di essere un costo per te
Mohammad quando te ne
andrai sarà più ciò che ho da perdere di
quel che risparmio)
Si nostri discorsi scivolavano sull’incapacità a suo dire degli uomini di
rendersi conto degli errori che
commettono, il suo essendo stato
quello di essersi innamorato di M.-
“ Secondo la mia opinione il tuo vero errore Mohammad è
stato quello di vivere solo della tua situazione di sofferenza e che tanto più
ne soffrivi più ne eri vittima, perdendo con la scuola la possibilità di vivere
d’altro. Tu mi hai detto che siamo parte
del mondo. Studiare i numeri, i pianeti,
gli animali, le piante, Storia e Geografia ti avrebbe aiutato a
vivere di più la vita degli altri, e a
sentire meno il tuo dolore; Con la scuola non hai perso solo un titolo di
studio, la possibilità di un lavoro
migliore”
Ma tutti non hanno il tuo cuore e la tua mente” ha ripiegato
il ragazzo, che pur sa della sua eccellenza mentale.
Del suo fervore, nel bene e nel male, me ne avrebbe dato
riprova di lì a poco, divertendomi con . la storia di quattro sue disfide a pandit hindu.
“ Chiesi una volta a un pandit se trovava in lui conferma
che Brahma fosse il creatore del mondo, anche degli altri dei. E’ così, no?
“ Certo, per lo più è così, lìho incoraggiato:
“ Ed ho chiesto ancora al pandit se fosse vero che nel
creare il mondo fosse uscito da un fiore di loto. Se era così, come poteva
avere creato tutte le cose , se era nato da un fiore di loto precedente?
“ E il pandit?
“ Mi ha detto che la risposta al mio quesito era senz’altro
nella Bagavadghita!”
Mohammad passava quindi a contemplarsi in un successivo
trionfo di una sua disfida a un bramino
“ Di che religione è gli ho domandato? “ Hindu” mi ha
naturalmente risposto. “ Ma come fa a dirlo se nella Gita, nei Veda , nel
Mahabaratha e nel Ramayana la parola non ricorre mai?
“ Certo”
“ Il nome esatto della loro religione è sanathan, che vuol
dire “ Vero”
“ Sanathan Dharma , Appunto”
Ma il caso più bello
è stato quando a un altro pandit ho chiesto perché mai noi muslim veniamo
sepolti e loro hindu finiscono bruciati. Secondo te, perché?
“ Forse perché voi amate di più la vostra terra”
“ Questa è un’altra storia. Dimmi, i tesori di perle,
preziosi, dove finiscono nascosti? Sottoterra.
E la spazzatura, i rifiuti, dove finiscono in polvere, una
volta bruciati?”
Mohammad era come se stesse ancora assaporando in diretta
quella sua insolente disfatta di quel pandit. Poi , ha intrapreso una serie di
considerazioni che apparivano senza capo né approdo. Era vero che nei Paesi
occidentali v’erano padri che si accoppiavano con le figlie? Come in tutti i
paesi del mondo, gli ho replicato. E l’America era il paese dove si mangia più
carne di maiale? Non sapevo che dirgli, certo che se ne consuma parecchia.
“ Vedi, mi ha detto, come se ci stesse di fronte una di
quelle famigliole di porci di cui abbandonano le contrade di Khajuraho, i
maiali non fanno differenza tra moglie e figlia. E che noi assumiamo i
comportamenti degli animali che mangiamo. Noi muslim- ha seguitato con un tono
tra il divertito e il faceto di chi ti dice cose di cui non ti farà mai sapere
quanto ci creda o meno, non mangiamo carne di maiale. Mangiamo solo carne di
animali innocenti, inoffensivi: galline, pecore, montoni, bufali, animali
erbivori. E non facciamo male a nessuno. Gli hindu mangiano invece carne di animali
carnivori, e sono come loro pericolosi…”
Lo interpellerà il caro ragazzo, su le tante cose che mi ha
detto di avere ritrovato di buono nel Corano.
Eravamo già ai congedi quando il ragazzo ha soggiunto
“ Ma ora devo darti
una cattiva notizia. Da domani non potrò
telefonarti perché la ricarica della sim
card mio smartphone sarà finita”
“ Mohammad, certamente non sei un free-booy” commentavo la sua richiesta giornaliera di
un mio sovvenzionamento, dopo avere
eluso quella a più riprese di un paio di scarponcini militari in luogo dei soli
sandali, quella che gli saldassi il debito contratto con il negozio di Abbas
mentre il padre era malato, ed avergli invece pagato il secondo giorno il taglio dei capelli e l’altra sera la ricarica
internet.
E come se non bastasse quanto gli concedevo, ero io stesso
che a dispetto del testa o croce che vedeva prevalere l opzione più economica
del Madhur Cafe, , concludevo la nostra serata con un secondo
spuntino al Lassi corner, lui ordinando paneer onion paratha e lassi, io
honey banana paratha e Coca Cola.
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