venerdì 3 febbraio 2023
La dedica
La scelta del Sindaco Palazzi di dedicare le nuove scuole primarie di Borgochiesanova a Piero Angela ha certamente delle sua valide ragioni , ma che vada di per sé non mi pare proprio. Che Piero Angelo sia stato un notevole giornalista e divulgatore scientifico è certo, quanto lo è che così facendo si coltiva la propria popolarità politica celebrando in morte l’ ennesima icona del mainstream mediatico, non già una figura dell’alta cultura, , tanto per intenderci in sede locale come Giorgio Bernardi Perini, Enzo Dara, o il cittadino onorario S. Heaney, mentre al contempo si vengono legittimando nei loro limiti condivisi gli orizzonti di pensiero dogmatici di un senso comune scientistico quale quello degli Angela, padre e figlio, che resta al di qua delle rivoluzioni epistemologiche della scienza moderna e contemporanea, e delle schiusure che apre ad altre dimensioni, trascendenti, del Vero. Penso a come la fisica attuale ponga quale principio di unità fondamentale la vibrazione , al pari di quanto la vibrazione lo è per certe tradizioni tantriche in forma di spanda, il che equivale al tapas dei testi vedici hindu, al thumos dei greci e al nostro conatus , o libido o ardore o principio-passione, che dir si voglia; penso a come al fondo il Tutto si riveli Vuoto per la fisica quantistica e per i misticismi non solo orientali, o se si vuole, secondo il trinitarismo del cristianesimo, si confermi il perenne Non esserci ancora della Dimensione del Padre nel suo perenne precedere il suo risolversi nel Logos del Figlio e nella creatività dello Spirito. Penso a come l’energia oscura che coesiste con l’ energia materiale determinando l’accelerazione del Mondo in evoluzione, senza in ciò diluirsi, sia pensabile come il correlato energetico del Divino quale causa attrattiva del Mondo. “ Come presumere o pretendere del resto, con le parole del filosofo Corrado Ocone, “che Angela avesse studiato le epistemologie novecentesche e che, forte delle complesse acquisizioni conquistate riflettendo sul principio di indeterminazione oppure sulle geometrie non euclidee, sulla fisica quantistica o l’anarchismo epistemologico dei post-popperiani, concepisse infine l’idea di somministrarle al suo vasto e affezionato pubblico”. Ma tant ‘è, appiattiamoci così, quatti quatti, sul convincimento che la coscienza sia solo un epifenomeno della materia, che l’ idea mentale che muove la materia quando essa ci guida sia niente di più che un processo elettrico, riduciamoci a una realtà che consisterebbe solo in quella spazio temporale di un patrimonio di risorse, paesaggistico ed artistico, che sussisterebbe unicamente per essere sfruttato utilitaristicamente e per il nostro entertainment , in conformità con un nichilismo estetico anestetizzante che è lo spirito reale di mostre e turismo propagandistici. Altro che tormento ed estasi! Che lacrimae rerum depositate in arte per muoverci al pianto! Del resto, esplicitandolo come un dogma amministrativo, il Sindaco Palazzi l’ha professato reiteratamente, il suo rifiuto intollerante di ogni sorta di contemplazione. Peccato che sia contemplazione anche l’abbracciare con ogni dimensione mentale non solo ciò che è fashion o marketing, o voga corrente, di fratelli e sorelle d’Italia e demo- forza- leghisti concomitanti, ma ogni dimensione possibile del reale, in uno sguardo di insieme che comprende gli interessi costituiti e l invisibile rimosso ed escluso . gli angeli-bambino sfigurati di Klee, numero d’occhi infinito d’una Hagia Sofia ( Mandel’stam), e l’amore che per il poeta risiede dove cade l escremento. Magari per elevarsi a pensare, con Shakespeare, secondo le parole terminali della Tempesta riprese in Helgoland dal fisico Revelli, che a quanto possa apparire in una concezione unificata di mente e natura e di qualsiasi altra realtà possibile, (- di spirito e materia, in soldoni contanti che non siano duali-) noi si sia fatti “ della stessa sostanza dei sogni” .
Odorico Bergamaschi
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