domenica 19 febbraio 2023
Orazio "223, Odi, 2, 1..
Vivrai di più nel giusto verso, amico mio, se non tenterai
Sempre l’alto mare, ne al contempo per rifuggire
di avventurarti al largo tempestoso, non ti intratterrai troppo
In insidiosi litorali.
Predilige l’aurea mediocritas,
Chi sta al riparo dal sordidume di fatiscenti tetti
chi sobrio non s’attenta a un palazzo
che susciti invidia
Più spesso è sconquassata dal vento
La mole del pino, e crollano con più franante rovina
Le torri che si levano al cielo, e le folgori
Si abbattono sui monti sommitali.
Non disperare nelle avversità, temi il suo rovesciarsi
Nella felice sorte, l’animo ben predisposto
Il cielo che ci rimena lo sgradito inverno, è lo stesso
Che ce ne libera. Se ora le cose volgono la peggio,
Non sarà così domani, viene pure la volta
Che la cetra di Apollo ispira la tacita Musa ,
Anche se per lo più non tende l’arco dell’estro.
Mostrati intrepido e forte nelle traversie,
Come devi apprestarti a raccogliere le vele
Se è troppo il vento in poppa
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