lunedì 6 febbraio 2023
Lo vedi, mio giovane amico, erto come per la gran neve biancheggia/
il Monte Baldo, né più nei boschi
Ne sostengano l onere le piante, e i fiumi
Siano bloccati dal gelo acuto?
IL Freddo dunque tu dilegua
Con ancora più legna sopra il fuoco, e svuota per bene il fiasco
Di un vino di almeno quattro anni. Per il resto
Lascia fare al cielo, che strematesi le schiere dei venti
Sul mare in tempesta, né i cipressi
Né gli ontani si agitano più. Rifuggi dal chiederti
Quale sia il tuo domani, e quale che sia
Quello che ti è riservato, consideralo
Tanto di guadagnato. Tanto più non disdegnare,
Giovane come sei. i dolci amori
E le danze, finchè il fiore dei tuoi anni non l' attenti
Questa subdola vecchiezza. Ti siano ora care
Le arti marziali e le piazze, e all’ora convenuta
Che si rimormorino i sussurrii sul far della notte
Il caro sorriso della fanciulla che la tradisce
Nel suo nascondersi nell’angolo più remoto segreto,
Il sottrarle il pegno dal braccio
Dal dito fintamente ostinato/ che così male si oppone
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