mercoledì 26 agosto 2009

Verso Agra

La felicità più eccitata trascorreva stamane tra le fronde della casa di Kailash animava di un'incontenibile allegria Purti, sollecitatava Ajay ai preparativi del viaggio, ostinava Kallu ad attardarsi nell imbandirmi una colazione squisita- un'omelette guarnita di panir, un chappati saporito idi zero zero atta lievitata,-, nel calore infernale ella sua cucina, tanto poteva felicitarli anche la sola idea di mettersi in moto per Agra.
Poi, prima ancora di Chhattarpur, l'ulti del vomito avrebbe tarpato le ali all'allegria di volo di Purti, e l 'intorpidimento della stanchezza incipiente avrebbe assorbito nello stesso sonno dei suoi piccoli Kallu, che avevo ritrovato già sveglio e intento ai bagagli, quando mi sono destato alle quattro del mattin. In cielo corrono e si addensano veloci le nuvole dei monsoni in arrivo, come si addensano veloci i turbamenti della mia felicità trepida, contenta che la mia vita presente consista nel procedere in autobus oltre Chhattarpur verso Jhansi, tra i campi e i letti dei fiumi assetati del'acqua in arrivo.
Al mio arrivo in India ero esaltato dal ritrovarmi per la prima volta , da che vi giungo, nella luminosità estiva di una Delhi sitibonda, ancora riarsa dalla siccità che inaridiva ogni stelo d'erba , prima che oscurassero in un istante la mia ebbrezza i due ragazzini che tra Pahargangi e la stazione di nuova Delhi mi derubavano del portafoglio che incautamente tenevo in una tasca laterale, il primo giorno del mio nuovo soggiorno in India, dopo che avevo appena depositato ogni bagaglio i hotel, smanioso di dotarmi già del biglietto del primo treno che avrei preso della nuova linea da Nizamuddin a Khajuraho, di incontrare già l'indomani Kallu e i suoi bimbi.
continua
30 giugno 2009

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