sabato 23 maggio 2015

lettera personale non più di tanto


una mia lettera personale, non più di tanto
Caro B.
Come va?
qui in India, da dove ti scrivo, e dove risiederò ancora per un mese, vivo nello stato di grazia di ritrovarmi tra persone- di grande bellezza- che mi vogliono bene ed a cui voglio un gran bene. La gran calura premonsonica che ora vi incombe . ma che a quanto pare sarà interrotta quanto prima, nella sua secchezza in realtà è salutare per le mie ossa, solo che a renderla gravosa più di quanto non sia in effetti è in Khajuraho ed altrove la sospensione dell energia elettrica, che obbliga ad affrontarla senza il refrigerio di condizionatori o ventilatori.
E la gran calura induce a bere più acqua, che può essere contaminata. Ne sa ora qualcosa il nostro bambino più piccolo, che ha rimediato delle cure ospedaliere. Io seguito intanto le mie attività ed i miei viaggi a raggio ridotto, tra Madhya e Uttar Pradesh, e in Delhi, la cui vita metropolitana di gran megacity mi offre la possibilità di eludere per qualche giorno le restrizioni mentali di molti indigeni di Khajuraho e dell’ esistenza sociale più arretrata del Madhya Pradesh. Nei pressi è accaduto da poco un incidente stradale in cui per il sovraffollamento di un autobus che viaggiava verso Panna in stato di mala manutenzione sono morte 50 persone. L' autista pare che fosse su di giri perché il proprietario del pullman, ch' egli veniva contattando al cellulare, non gli consentiva di fermare la corsa . Nella via da cui si accede alla casa in cui vivo con i miei cari, un giovane che ha perso la vita nell incidente, è la seconda persona, che vi abitava, che nel giro di pochi mesi è morta per l’insicurezza e gli schianti di automezzi pubblici, dopo una lady teacher poco più che trentenne.
In Italia, nonostante tutto, non smanio certo di fare ritorno e non ho affatto voglia di ritrovarmi a vivere, per splendida che sia e nonostante tutto il mio attaccamento alla nostra lingua e tradizione di arti e di stili di vita e di pensiero( vuoi Leopardi, vuoi Rossini…).
Mi sembra che il pestaggio culturale e politico di ogni eccellenza reale, magari in nome di una meritocrazia che non è che l'inchino reso alle reciproche postazioni di comando- vi sia subentrato alla difesa delle ragioni che seguito a professare e a testimoniare, con la mia capability certo non comune, che qui manifesto, di rifarmi una vita dopo quale e quanta mortificazione patita in anni ed anni di vita- un trentennio-di miei trascorsi nel sottosuolo delle scuole italiane, durante il cui decorso pur debbo ai miei superiori la tutela giuridica del mio posto di lavoro, e l'approdo pensionistico, in luogo del randello e del lascito per strada che ora si intende riservare alle beautiful minds come la mia.
Con affetto
Odorico
Ps Sai, si da anche il caso di dirigenti scolastici omosessuali d’ambo i sessi che trasferiscono sui loro sottoposti, a loro consimili, tutto l odio che hanno verso se stessi, tutto quanto è loro parimenti inflitto, che li trova però più istituzionalmente corazzati e in grado di fronteggiare.

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