lunedì 5 ottobre 2015

sempre sul fonte battesimale in Sant Andrea

A tal punto della controversia sul nuovo fonte battesimale che si vuole erigere in uno dei transetti di Sant’Andrea,  credo che l’ unica risoluzione del Vescovado che possa a tutti gli effetti essere cattolica, ossia secondo Santa Romana Chiesa ed ecumenica,  consista nell'attenersi realmente a quanto realmente prescrive la Nota pastorale della CEI sull'adeguamento delle Chiese secondo la riforma liturgica, che quanto a  fonte e a battistero, raccomanda la valorizzazione e  l'accettazione di quelli esistenti, e più ancora precisamente, "in una chiesa a navata unica con cappelle laterali", come Sant'Andrea, richiede che il  fonte "sia collocato in una di tali cappelle, sufficientemente ampia, posta nei pressi  dell'entrata, senza altra destinazione" . "In ogni caso la scelta di un nuovo luogo per il battistero venga compiuta in armonia con la destinazione delle diverse parti della chiesa e dell'ambiente nel suo complesso". Ma in nessun caso si dice nella Nota che si possano utilizzare per il battesimo altre parti del tempio che l'atrio e la porta, la navata e l'ambone e il presbiterio, al quale vanno riservati i soli riti di conclusione,  mai si fa riferimento ai transetti. In particolare vi si raccomanda estremo riguardo per la comunicazione spaziale e acustica  con l'assemblea riunita, che la " stravaganza liturgica" , a tal punto, della dislocazione della vasca  in un transetto tende a  pregiudicare. Vi è una sola obiezione di cui avverto la resistenza alla indicazioni della stessa CEI, se mi attengo alle ragioni di fondo per cui si vuole installare un  futuro fonte in quel transetto di Sant’Andrea , date dal fatto che è così possibile  farvi decorrere la cerimonia  sotto gli affreschi dell’acqua di vita eterna che reca Gesù alla Samaritana, se sto alle comunicazioni diocesane alla Gazzetta del 6 agosto scorso. Al che la mia viva replica è che tale processione sarebbe un travisamento solenne del messaggio dell'episodio evangelico. Credere infatti che l’acqua viva che Gesù ha da dare alla Samaritana come a ciascuno di noi, la quale in chi la beve si rivelerà “sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna», sia quella battesimale di una fede confessionale autentica che ci purga da un'altra ripudiata come falsa, significa esattamente, secondo le parole inequivocabili di Gesù, che si è tuttora di coloro per i quali non è ancora giunto il momento in cui  il Padre sarà adorato né sul monte Garizim dei Samaritani né nella Gerusalemme ebraica, che si è ancora di quanti sanno pregarlo solo in una sede specifica di uno specifico culto, ad esclusione ed a disdegno di ogni altro, ovverosia che non si è ancora i veri adoratori che egli cerca, coloro cioè che adoreranno il Padre per quello che è,  in spirito e verità, senza che sia più indispensabile per questo un particolare sito del sacro, od un determinato rito liturgico o sacramentale.” Perché Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in Spirito e Verità”, semplicemente e assolutamente.
Odorico Bergamaschi, ex insegnante ora in quiescenza

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