lunedì 4 gennaio 2016

La storia del ragazzo che non portava chaddi

La storia del ragazzo che non portava chaddi
“ Mohammad, ho già un titolo per il romanzo che vengo traendo dalle tue vicende, insieme al libro sull’amore di cui mi stai scrivendo i capitoli (il primo che insegna a suo dire che l’amore è vita, il secondo che è cieco, il terzo che è pericoloso, il quarto che è follia,il quinto che è solitudine e richiede distanza, se è speciale), sarà il suo titolo “ La storia del ragazzo che non portava chaddì”, le mutande di cui gli era stato trasmesso in famiglia che doveva risparmiare l uso e di cui ha fatto a meno sino alla settimana scorsa, quando si è stracciata una delle sole due paia di pantaloni di cui disponeva, oltre a quelli scolastici, e siccome l'altro paio era ad asciugare al sole, era impedito anche ad uscire di casa.
Quando si è recato a provare i pantaloni nuovi che ho provveduto ad acquistargli, insieme ad un paio di mutande nel “ general store”, e a scarponcini in similpelle che integrano i soli infradito che porta ai piedi, dotandolo anche di un paio di calze oltre a quelle che usa solo a scuola, nel negozio d’abbigliamento ha ricusato energicamente i jeans che indossava più comodamente, perché, come mi ha poi confidato, se mostrava come gli stavano in vita lasciava vedere che sotto non indossava nulla.
Mai i giorni seguenti, quando il ragazzo si è rifatto vivo in ufficio, superata l’infuriata che la mente perturbata di Kailash gli aveva inscenato di nuovo, non ho assecondato la richiesta che era insita nel suo informarmi che non aveva i soldi per comperare anche un solo cioccolatino di quelli che aveva promesso alla sua Laila la notte di capodanno, ( “Mohammad, posso fronteggiare solo l’acquisto di ciò che ti occorre in ogni eventuale emergenza, è tuo papà che deve tentare di provvedere al tuo mantenimento e alle piccole spese”), mentre ben volentieri gli ho acquistato un “ chocolate and banana paratha “, con cui per sole 60 rupie ha potuto festeggiare con i suoi cari in famiglia il nuovo anno.
Avrei voluto altresì dirgli, in vena d’invenzioni e trovate linguistiche, come avessi potuto aggiornare la nuova toponomastica di Kundarpurah in Murghipurah, in luogo già di Chickenpurah, per via dei polli che vi sono allevati quasi in ogni casa e che ne sono una celebrità, così come a quanto vocifera la trivialità dei dintorni le sue “ fucking ladies” , che mi aveva proposto sottovoce in offerta nientemeno che un government office sulla via del ritorno da Rajnagar, presumendo così di intrattenermi amenamente insieme con il primo cittadino di Kundarpurah che aveva l onore di affiancare , mentre interloquivano con il giovane vakil che aveva riso di cuore della mia ridenominazione del borgo di adivasi e ne aveva coniato la variante integralmente hindi, presso lo spaccio di te in cui mi ero fermato e in cui ero stato invitato a farmi loro ospite.
Ma dopo che ieri sera Mohammad si è rifiutato di venire in ufficio, dopo averlo già disertato od avervi fatto il pagliaccio, ogni volta che vi conviene senza avere altre ragioni o presunti interessi che dovervi studiare, pur di salvaguardare il suo rapporto con me od il piacere della lettura terminale del Piccolo Principe, sono mutati il vento è l umore, e con il caro ragazzo mi si fa di stretta osservanza una quantomai dolorosa astinenza verbale

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