Sono rimasto attonito quando Kailash mi ha detto perché Ashesh, il figlio della sorella da noi adottato, è acquiescente od ha sollecitato la scelta familiare che non faccia rientro in Khajuraho, ed è assenziente a restarsene e ad andare a scuola a Srinagar. “ In Srinagar presso le scuole pubbliche può frequentare la classe ottava, grazie alla promozione che ha ottenuto .in Viatal, nel villaggio natio del mio amico, senza esservi mai stato a scuola che per presenziare a degli esami fasulli, a fine anno, per fini ispettivi, a seguito di una combine intercorsa tra il padre di Kailash e l’insegnante delle elementari. A seguito di una sordida intesa, ad Ashesh e ad Ajay, il bambino del mio amico, erano assicurate con la promozione le tremila rupie a testa della rispettiva bicicletta, e all’insegnante una bakshesh di mille rupie -la sola elargizione a non essere andata in fumo, poiché le rupie delle biciclette sono finite in spese di medicine inutili per il piccolo Chandu, amore di noi tutti, secondo le prescrizioni dei medici che abusano dei timori del padre che possa morire come è morto Sumit, ad ogni minimo colpo di tosse del bimbo.
Ma in Srinagar, nel degrado infinito della sua scuola pubblica, che potrà impararvi, Ashesh, in un'ottava classe, se l’ultima classe in cui è effettivamente stato è la quinta? In tal modo egli potrà solo ottenere di affrettare la fine della frequentazione di scuole che non gli daranno accesso a niente.
" Cosi ha scelto di diventare un cattivo studente, di perdere la sua mente…” si accalorava con candore il mio caro amico, quando lasciava prevalere l'idea che si tratti di una escogitazione pienamente fatta propria dal ragazzo, nella sua indole subdola, e che non subisca soffrendone un raggiro dei genitori, che Kailash domani raggiungerà in Viatal, dove soggiornano, per un ultimo sforzo/ tentativo di dissuaderli.
A che era valso, mi amareggiavo a mia volta, che mi fossi sacrificato a insegnare ad Ashesh i rudimenti di Inglese e di Matematica perché potesse essere ammesso in una scuola che gli fornisse una vera educazione e un'istruzione effettiva, che io ed il mio amico avessimo ricusato di attardarlo ancora in quinta, con Ajay, assecondando gli esiti dei test che gli consentivano di ritrovarsi in sesta senza perdere alcun anno di scuola, e che gli ultimi giorni l’avessimo condotto con noi in Delhi, alla mia partenza dall'India, perché nel craft Museum sperimentasse la possibilità di farsi allievo di chi potesse insegnarli il disegno artigianale, - E ancor più , che ne facevano lui e i suoi genitori, così scegliendo, di quanto sofferenza era costato diventare con lui consapevoli che a nulla serviva a lui ed Ajay la scuola che io e Kailash avevamo a loro già assicurato, se vi imparavano solo a rispondere come pappagalli senza usare la mente?
"Invano ho faticato- ripetendomi con il profeta Elia, per nulla e invano ho consumato le mie forze"
"E' un imbroglio, un inganno, è dhokha , Kailash," gridavo al mio amico, senza avere ancora compreso appieno.
"Un inganno, si, ma nei confronti di se stesso... " egli ribadiva, supponendo che del raggiro il ragazzo fosse consenziente.
" Kailash, capirei, se non volesse fare ritorno per come io e te possiamo averlo trattato…"
“ No, no, non ha niente contro di noi, Ashesh pensa bene di me, di te, di Vimala..
Non era dunque perché Kailash in cucina l’aveva cosparso come Ajay di cherosene, minacciando entrambi di dare loro fuoco se avesse scoperto che mi derubavano ancora, negli ecccesi del “drama” cui l’avevo indotto io stesso con i miei sospetti, piangendo poi sulle sue spalle che così avesse perduto per loro la sua figura di padre, nè si rifiutava di rientrare fra noi perché avessi gridato al ragazzo che era un cobra, raggiungendolo alla gola nel prenderlo per la collottola, quando aveva cercato di subornare Ajay ai suoi intenti, dissuadendolo dal venire con me e Kailash a Delhi, la volta precedente la mia partenza
" Vedrò che si può fare. ma non è come Ajay, nostro figlio. E' già grande. Sarà difficile farlo studiare, se non vuole, anche se è intelligente, e sa disegnare bene..."
Che io e il mio amico non abbiamo solo fatto uso di lui, nel porlo al servizio di Ajay, era certo , come il fatto che di me e di Kailash il ragazzo ed i suoi genitori si siano serviti senza residui scrupoli . Per due anni senza spendere nulla, il padre e la madre se lo sono ritrovato da noi sfamato e vestito, portato in viaggio e a spasso ed educato, senza che a loro costasse più che le rupie di una telefonata a distanza di mesi, e dopo due anni, senza avere studiato nulla, il ragazzo si ritroverebbe due altre classi avanti senza che ne abbia fatto un'ora di lezione, ma dopo averci fatto patire i disinganni d'amore e gli atti colpevoli più crudi, per come inveivamo e lo punivamo perchè diseducava a sua volta Ajay invece di aiutarlo menomamente. E più che imbroglio, e inganno, un altro termine appare calzante per la decisione di Ashesh e dei suoi: tradimento. Di ogni nostro sforzo ed intento, violentemente amoroso, negli stessi eccessi che ci causava il ferimento del cuore.Eppure, ciononostante, Kailash è disposto ancora ad attenderlo, a farlo venire in Khajuraho per parlare ancora con lui, perchè a lui ed a me riveli, parlandogli dolcemente, se la decisione corrisponde ai suoi propositi e alla sua natura subdola, in tal caso lasciando che essa abbia il suo corso, o se è l'escogitazione di un raggiro del padre che questi gli impone a suo danno.
(Concedendogli ancora delle opportunità, con una dolcezza ed una fermezza di cui oggi erano radiose al telefono le sue care parole.)
E con lui, " Ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio", posso dire come il profeta.
Ma in Srinagar, nel degrado infinito della sua scuola pubblica, che potrà impararvi, Ashesh, in un'ottava classe, se l’ultima classe in cui è effettivamente stato è la quinta? In tal modo egli potrà solo ottenere di affrettare la fine della frequentazione di scuole che non gli daranno accesso a niente.
" Cosi ha scelto di diventare un cattivo studente, di perdere la sua mente…” si accalorava con candore il mio caro amico, quando lasciava prevalere l'idea che si tratti di una escogitazione pienamente fatta propria dal ragazzo, nella sua indole subdola, e che non subisca soffrendone un raggiro dei genitori, che Kailash domani raggiungerà in Viatal, dove soggiornano, per un ultimo sforzo/ tentativo di dissuaderli.
A che era valso, mi amareggiavo a mia volta, che mi fossi sacrificato a insegnare ad Ashesh i rudimenti di Inglese e di Matematica perché potesse essere ammesso in una scuola che gli fornisse una vera educazione e un'istruzione effettiva, che io ed il mio amico avessimo ricusato di attardarlo ancora in quinta, con Ajay, assecondando gli esiti dei test che gli consentivano di ritrovarsi in sesta senza perdere alcun anno di scuola, e che gli ultimi giorni l’avessimo condotto con noi in Delhi, alla mia partenza dall'India, perché nel craft Museum sperimentasse la possibilità di farsi allievo di chi potesse insegnarli il disegno artigianale, - E ancor più , che ne facevano lui e i suoi genitori, così scegliendo, di quanto sofferenza era costato diventare con lui consapevoli che a nulla serviva a lui ed Ajay la scuola che io e Kailash avevamo a loro già assicurato, se vi imparavano solo a rispondere come pappagalli senza usare la mente?
"Invano ho faticato- ripetendomi con il profeta Elia, per nulla e invano ho consumato le mie forze"
"E' un imbroglio, un inganno, è dhokha , Kailash," gridavo al mio amico, senza avere ancora compreso appieno.
"Un inganno, si, ma nei confronti di se stesso... " egli ribadiva, supponendo che del raggiro il ragazzo fosse consenziente.
" Kailash, capirei, se non volesse fare ritorno per come io e te possiamo averlo trattato…"
“ No, no, non ha niente contro di noi, Ashesh pensa bene di me, di te, di Vimala..
Non era dunque perché Kailash in cucina l’aveva cosparso come Ajay di cherosene, minacciando entrambi di dare loro fuoco se avesse scoperto che mi derubavano ancora, negli ecccesi del “drama” cui l’avevo indotto io stesso con i miei sospetti, piangendo poi sulle sue spalle che così avesse perduto per loro la sua figura di padre, nè si rifiutava di rientrare fra noi perché avessi gridato al ragazzo che era un cobra, raggiungendolo alla gola nel prenderlo per la collottola, quando aveva cercato di subornare Ajay ai suoi intenti, dissuadendolo dal venire con me e Kailash a Delhi, la volta precedente la mia partenza
" Vedrò che si può fare. ma non è come Ajay, nostro figlio. E' già grande. Sarà difficile farlo studiare, se non vuole, anche se è intelligente, e sa disegnare bene..."
Che io e il mio amico non abbiamo solo fatto uso di lui, nel porlo al servizio di Ajay, era certo , come il fatto che di me e di Kailash il ragazzo ed i suoi genitori si siano serviti senza residui scrupoli . Per due anni senza spendere nulla, il padre e la madre se lo sono ritrovato da noi sfamato e vestito, portato in viaggio e a spasso ed educato, senza che a loro costasse più che le rupie di una telefonata a distanza di mesi, e dopo due anni, senza avere studiato nulla, il ragazzo si ritroverebbe due altre classi avanti senza che ne abbia fatto un'ora di lezione, ma dopo averci fatto patire i disinganni d'amore e gli atti colpevoli più crudi, per come inveivamo e lo punivamo perchè diseducava a sua volta Ajay invece di aiutarlo menomamente. E più che imbroglio, e inganno, un altro termine appare calzante per la decisione di Ashesh e dei suoi: tradimento. Di ogni nostro sforzo ed intento, violentemente amoroso, negli stessi eccessi che ci causava il ferimento del cuore.Eppure, ciononostante, Kailash è disposto ancora ad attenderlo, a farlo venire in Khajuraho per parlare ancora con lui, perchè a lui ed a me riveli, parlandogli dolcemente, se la decisione corrisponde ai suoi propositi e alla sua natura subdola, in tal caso lasciando che essa abbia il suo corso, o se è l'escogitazione di un raggiro del padre che questi gli impone a suo danno.
(Concedendogli ancora delle opportunità, con una dolcezza ed una fermezza di cui oggi erano radiose al telefono le sue care parole.)
E con lui, " Ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio", posso dire come il profeta.
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