Un arduo ritorno
( il testo originario, per la natura dei suoi argomenti, ha subito omissioni e tagli)
( il testo originario, per la natura dei suoi argomenti, ha subito omissioni e tagli)
Sul finire del pomeriggio Mohammad aveva appena finito di parlarmi esplosivo di vita, che la voce di Kailash è subentrata al telefono affranta di angoscia., Le sue parole si succedevano con debole voce, in frammenti di discorsi, per dirmi che teme che si ripetano al mio ritorno i drammi degli ultimi giorni della mia permanenza trascorsa. Mi manifestava confusamente il suo bisogno di disporre di più denaro, per sentirsi sicuro, del “ big amount” per intraprendere nuove attività, di cui gli avevo detto che forse avrei dovuto anticipare la trasmissione sul suo conto corrente prima della mia partenza per l India, per le difficoltà insorte nel poter compiere la stessa operazione dall India con la banca multicanale, un ammontare che mi assicurava che sarebbe rimasto da lui intoccato, che ne avrebbe fatto uso solo con me, mentre al tempo stesso intervallava l discorso con il timore di ripetere le condotte sconvolgenti della sua gelosia, che ne subentrassero di nuovo gli attacchi…………………………………….
La sua mestizia era gravida della consapevolezza di quanto ciò che aveva compiuto e di cui si ricordava era senza attenuanti , l'affliggeva il timore dell’apprensione, che insinuava in me stesso, che la sua mente diventi folle di nuovo, come allora precludendogli il sonno e l’appetito di cibo, tra vociferazioni divenute incubi e allucinazioni notturne.
Ho cercato di dirgli come stanno le cose, che non ho mai smesso di amarlo come chi mi è più caro al mondo, che tutto è in me ugualmente intenso e profondo, per quanto siamo mutati nel corso degli anni, ma che egli non può darmi l’allegria che mi recano Chandu, e gli altri bambini, quella presenza e frequentazione, che così di sollievo è alla mia vecchiaia, alle sue angosce, nell'avvertire che mutuo amore reciproco è la nostra ilarità, una rinata allegria che Kailash mi aveva rigettato in faccia con scherno come il mio rendermi ridicolo,
“ Kailash, tutto mi costa sempre più fatica, mi è sempre più difficile lo stesso camminare, non puoi negarmi di non sentire più il peso degli anni quando sono felice in sua compagnia, o con il nostro Chandu”,…………………….. .
Ho fatto l esempio della differenza tra l’ascolto di un notiziario e di un programma di svago, per fargli intendere che non è perché trovo la gioia con altri, che lui per me sia di meno di loro.
Per cercare quanto potevo di quietarne i timori, l’ho assicurato che avrei avuto più riguardo per tali suoi sentimenti, di cui allora, pesantemente frustrandoli, mi era stato difficile intenderne la gravità ed il dolore, talmente anaffettivo egli si mostrava con me, riservandomi la stessa trascuratezza che mi addebitava nei suoi riguardi, quando si lamentava che non lo ricercassi al telefono e non mi curassi più di lui come accadeva prima, così come non riuscivo allora a fargli prendere atto della natura dei suoi furori, se quanto più ne era in preda egli negava finanche con sdegno di provarli proprio per gelosia, ed ogni precauzione era risultatati vana, che ci fosse anche Ajay quando mi allontanavo con l’ oggetto di tale sua gelosia, che con Kailash avessi viaggiato quanto più a lungo possibile nel Rajasthan, e mi fossi intrattenuto in Delhi prima di lasciare l ‘India, mentre ora a distanza nello spazio e nel tempo, ne aveva consapevolezza e gliene pesava l’angoscia
“ Kailash, eri così freddo con me, come potevo pensare che ne soffrissi così tanto…”, sapendo io la verità delle cose, sobillando la sua mente l’ insinuazione più inconsistente
Era in effetti la sua natura possessiva la prima radice, il suo sentirsi abbandonato e perduto come io manifesti interesse o piacere per altri, e subentra allora il suo svilirmi brutale a cosa che non può concepire che sua, a mente succube di chiunque l'alletti, mentre così ingenera proprio il solo stato di cose per cui possa perdermi insieme con il mio aiuto.
Come ben sapeva anche allora, sovrabbondando con l’oggetto della sua gelosia di attenzioni e di riguardi , quanto più la sua gelosia lo odiava e temeva..
Ed ora, che arduo ritorno, che solo l onesta schiusa del suo cuore così nobile e grande può consentirmi di nuovo.
La sua mestizia era gravida della consapevolezza di quanto ciò che aveva compiuto e di cui si ricordava era senza attenuanti , l'affliggeva il timore dell’apprensione, che insinuava in me stesso, che la sua mente diventi folle di nuovo, come allora precludendogli il sonno e l’appetito di cibo, tra vociferazioni divenute incubi e allucinazioni notturne.
Ho cercato di dirgli come stanno le cose, che non ho mai smesso di amarlo come chi mi è più caro al mondo, che tutto è in me ugualmente intenso e profondo, per quanto siamo mutati nel corso degli anni, ma che egli non può darmi l’allegria che mi recano Chandu, e gli altri bambini, quella presenza e frequentazione, che così di sollievo è alla mia vecchiaia, alle sue angosce, nell'avvertire che mutuo amore reciproco è la nostra ilarità, una rinata allegria che Kailash mi aveva rigettato in faccia con scherno come il mio rendermi ridicolo,
“ Kailash, tutto mi costa sempre più fatica, mi è sempre più difficile lo stesso camminare, non puoi negarmi di non sentire più il peso degli anni quando sono felice in sua compagnia, o con il nostro Chandu”,…………………….. .
Ho fatto l esempio della differenza tra l’ascolto di un notiziario e di un programma di svago, per fargli intendere che non è perché trovo la gioia con altri, che lui per me sia di meno di loro.
Per cercare quanto potevo di quietarne i timori, l’ho assicurato che avrei avuto più riguardo per tali suoi sentimenti, di cui allora, pesantemente frustrandoli, mi era stato difficile intenderne la gravità ed il dolore, talmente anaffettivo egli si mostrava con me, riservandomi la stessa trascuratezza che mi addebitava nei suoi riguardi, quando si lamentava che non lo ricercassi al telefono e non mi curassi più di lui come accadeva prima, così come non riuscivo allora a fargli prendere atto della natura dei suoi furori, se quanto più ne era in preda egli negava finanche con sdegno di provarli proprio per gelosia, ed ogni precauzione era risultatati vana, che ci fosse anche Ajay quando mi allontanavo con l’ oggetto di tale sua gelosia, che con Kailash avessi viaggiato quanto più a lungo possibile nel Rajasthan, e mi fossi intrattenuto in Delhi prima di lasciare l ‘India, mentre ora a distanza nello spazio e nel tempo, ne aveva consapevolezza e gliene pesava l’angoscia
“ Kailash, eri così freddo con me, come potevo pensare che ne soffrissi così tanto…”, sapendo io la verità delle cose, sobillando la sua mente l’ insinuazione più inconsistente
Era in effetti la sua natura possessiva la prima radice, il suo sentirsi abbandonato e perduto come io manifesti interesse o piacere per altri, e subentra allora il suo svilirmi brutale a cosa che non può concepire che sua, a mente succube di chiunque l'alletti, mentre così ingenera proprio il solo stato di cose per cui possa perdermi insieme con il mio aiuto.
Come ben sapeva anche allora, sovrabbondando con l’oggetto della sua gelosia di attenzioni e di riguardi , quanto più la sua gelosia lo odiava e temeva..
Ed ora, che arduo ritorno, che solo l onesta schiusa del suo cuore così nobile e grande può consentirmi di nuovo.
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