Sul finire del pomeriggio Mohammad aveva
appena finito di parlarmi
esplosivo di vita, che la voce di Kailash è subentrata al telefono affranta
di angoscia., Le sue parole si succedevano con debole voce, in frammenti di discorsi, per dirmi che teme
che si ripetano al mio ritorno i drammi degli ultimi giorni della mia permanenza trascorsa. Mi manifestava
confusamente il suo bisogno di disporre
di più denaro, per sentirsi sicuro, del
“ big amount” per intraprendere nuove
attività, di cui gli avevo detto che
forse avrei dovuto anticipare la trasmissione sul suo conto corrente prima
della mia partenza per l India, per le difficoltà insorte nel poter compiere la
stessa operazione dall India con la banca multicanale, un ammontare che mi
assicurava che sarebbe rimasto da lui intoccato, che ne avrebbe fatto uso solo
con me, e al tempo stesso intervallava il discorso con il timore di ripetere le condotte sconvolgenti
della sua gelosia, che ne subentrassero di nuovo gli attacchi, ad ogni mio rimanere
di nuovo con Mohammad lontano da lui, interferendo ancora tra le nostre telefonate
per intercettarne i discorsi, molestando il ragazzo con chiamate inquisitorie,
e l’altro di cui io solo e Mohammad potevamo avere conservato memoria.
La sua mestizia era gravida della consapevolezza di quanto
ciò che aveva compiuto e di cui si ricordava era inescusabile,. era afflitta dal
timore, che insinuava in me stesso, che
la sua mente diventi folle (impazzisca) di nuovo, come allora precludendogli il sonno e
l’appetito di cibo, tra vociferazioni divenute incubi e allucinazioni notturne.
Ho cercato di dirgli come stanno le cose, che non ho mai smesso di amarlo come il mio
amico più caro, che tutto è rimasto in me ugualmente intenso e profondo, per quanto
siamo mutati nel corso degli anni, ma
che egli non può darmi l’allegria che mi recano Chandu, e gli altri bambini, la
presenza e la frequentazione di
Mohammad, il sollievo che reca alla mia vecchiaia, dalle sue angosce, l'avvertire che la nostra ilarità è amore reciproco, una rinata allegria che Kailash mi aveva imputato con scherno come il mio rendermi ridicolo, ( variante il conforto e il sollievo dalle sue angosce che ne traeva la mia vecchiaia, che mi aveva imputato con scherno come il mio rendermi ridicolo).
“ Kailash, tutto mi costa sempre più fatica, mi è sempre più
difficile lo stesso camminare, non puoi impedirmi di non sentire più il peso
degli anni quando sono felice con Mohammad o Chandu”, ricusandogli di
dirgli, che benché io e Mohammad ci amiamo l un l’altro, mai , se non in qualche tormentata carezza, avevo
mancato di rispetto agli anni del ragazzo
ed al suo essere caro, e quanto il destino del ragazzo non possa più essere che il mio stesso destino.
Ho fatto piuttosto l esempio della differenza tra l’ascolto di un notiziario e di un programma di svago, per fargli intendere che non è perché trovo la gioia più con Mohammad, od intrattenendomi con Chandu, che lui per me sia di meno di loro.
Ho fatto piuttosto l esempio della differenza tra l’ascolto di un notiziario e di un programma di svago, per fargli intendere che non è perché trovo la gioia più con Mohammad, od intrattenendomi con Chandu, che lui per me sia di meno di loro.
Per cercare quanto
potevo di quietarne i timori, l’ho
assicurato che avrei avuto più riguardo per tali suoi sentimenti, di cui allora, pesantemente frustrandoli, mi era stato difficile intenderne la gravità ed
il dolore, talmente anaffettivo egli si
mostrava con me, riservandomi la stessa trascuratezza che mi addebitava nei
suoi riguardi, quando si lamentava che
non lo ricercassi al telefono e non mi curassi più di lui come prima, da che Mohammad era
diventato intromissivo nella mia stessa stanza , così come non riuscivo allora a
fargli prendere atto della natura dei suoi furori, se quanto più ne era in
preda egli negava finanche con sdegno di provarli proprio per gelosia, ed ogni precauzione era risultatati vana, che ci anche Ajay quando mi
allontanavo con Mohamad, che con Kailash
avessi viaggiato quanto più a lungo
possibile nel Rajasthan, e mi fossi intrattenuto in Delhi prima di lasciare l ‘India,
mentre ora a distanza nello spazio e nel
tempo, ne aveva consapevolezza e gliene pesava l’angoscia.
“ Kailash, eri così freddo con me, come potevo pensare che
ne soffrissi così tanto…”, sapendo io la verità delle cose, sobillando la sua
mente l’ insinuazione più inconsistente
Era in effetti la sua natura possessiva la prima radice, il
suo sentirsi temersi abbandonato e perduto come ogni volta che io
manifesti interesse o piacere per altri, e allora il suo svilirmi brutale a
cosa che non può concepire che sua, mentre così ingenera proprio il solo stato
di cose per cui possa perdermi insieme con il mio aiuto.
Come ben sapeva anche allora, sovrabbondando con mOhammad di
attenzioni e riguardi , quanto più la sua gelosia lo odiava e temeva come il suo giovane
antagonista muslim.
Ed ora che arduo un ritorno, che solo l onesta schiusa del
suo cuore così nobile e grande può consentirmi di nuovo.
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