“Un tempo , dicevo ieri a Kailash, insieme raggiungevamo l
India del Sud, il Ladak, il Nepal. Ora con te mi è impossibile andare anche
solo qui al Bengala Restaurant,”
E fosse solo questo
ciò che mi riserva l owner of my life.
Con lui non è più possibile niente di niente,
se non quanto mi è ancora dato di fare per evitare che distrugga con il suo futuro anche il mio e
quello della moglie e dei figli. Totale
è la sua mancanza di fiducia nella mia fedeltà, per quanto mi costi essergli
indefettibile, seguitare a impoverirmi per lui e i nostri cari, il distaccarmi di nuovo dai mie quieti
ozi italici per fare immancabilmente ritorno
nel suo inferno mentale
Posso solo chiedergli di far andare a scuola al mattino
regolarmente Chandu e Poorti. Di riprendere un lavoro che non offre guadagno ,
una volta che si sia risvegliato dal rituale del suo imperdibile sonno pomeridiano
Nulla sa riconoscere
o d’apprezzare di quello che
seguito qui a fare e ad essere , quando
non è certo a lui che indirizza la sua
gratitudine chi si è avvalso di noi. Non significa niente, né mai ne fa
cenno, perché Katerina sia di ritorno
fra noi.
Il suo commento alla notizia che gli ho recato mi ha
suscitato il più livido disgusto, come qualcosa di gelidamente schifoso..
Ed in seguito, raccogliendo
ogni maldicenza del maschio luridume locale sul conto di lei, ha infettato anche questa mia amicizia, come già quella con
Mohammad, con ogni altra persona, cliente o studente o maggiorente con cui
entri in contatto, con la folle pretesa
di proteggermi che mortifica ogni mia
linfa e possibilità vitale.
Anche di lei è geloso,
di una gelosia che è la sola passione della sua inaffettività, perché felicitarsi del suo arrivo
significa riconoscermi qualcosa in
merito, ovvero che è per la gentilezza e le premure che le è ho manifestato in
Delhi che su noi lei fa riferimento al
suo ritorno in India.
E quanto meno egli è capace di fare e di essere, tanto più
ha paura di perdermi , e negandomi la felicità e la liberta come la vede
balenare nel mio sguardo, che io oramai, come i suoi figli, ritrovo in India solo allontanandomi da lui
o tenendolo a distanza, fa di tutto perché lasciare tutti e tutto quanto
diventi inevitabile, nonostante l immensità del
bene che voglio in particolare a Chandu, , e mentre si affida al cibo squisito che mi imbandisce
ad oltranza per fagocitarmi nella mia pinguedine, nella così ispida e invida
Khajuraho, che sulla sua mente ha cosi facile presa, mi aliena mentalmente dalla mia ricerca sugli
antichi templi dell India e osteggia implacabilmente l’amicizia sconfinata che unisce me e
Mohammad., in una gelosia possessiva ch’è un’odiosa immane ingiustizia nei
confronti di entrambi. E dei suoi stessi figli, trasformati in delatori dei
nostri incontri.
Quasi che impedendogli di accedere alla nostra casa, diventando un incubo per entrambi il suo
farsi un lupo ogni notte incombente, non impedisse anche a Chandu e ad
Ajay la frequentazione di un amico del
loro stesso cuore.
Mi addebitava di volergli più bene e di prendermi più cura
di lui che dei suoi stessi figli.
E se cosi è ? Forse che a loro piace venire, stare, parlare
con me, alla stregua del padre, o forse che hanno mai anche solo qualcosa da
dirmi? pur se almeno nei confronti di
Poorti e Chandu, non ho espresso che riguardo delicato o amore smisurato ? E forse che Ajay , verso il quale ho un debito immenso per la
fiducia che nutre nei miei confronti,ha mai in testa qualcosa da chiedermi, o
di suggerirmi di fare, quanto a ciò che intenda mai fare di sé e della sua
vita?
Quanto poi al trascurarli, forse che dipendono da me le
infezioni cutanee di Chandu , se per dieci giorni non lo si è cambiato d’abito
né gli si è fatto il bagno? O è perché non lo ho a cuore, che dico di non
drammatizzare, già presagendo oncle Kailash di perderlo anche solo per questo,
come Sumit? E Vimala, che posso farci se ricusa l’uso della lavatrice e
preferisce restare con i piedi in
perpetuo ammollo infettandoli a sua volta?
Certo, nemmeno Mohammad, come Ajay, benché intenda
invece ogni senso del Piccolo
Principe, e rammemori tutto ciò che
illustro nei viaggi e di cui Ajay non ha
alcun interesse a salvarne frutto o ricordo, di fatto avvalora ciò che cerco di
lasciare ad entrambi in eredità, o la
sua mente fantastica di cui patrocino gli studi. E i voti infimi della prove d’esame danno
ragione appieno alle supposizioni di Kailash , sul fatto che si prenda solo gioco
con menzogne su menzogne del mio esborso per farlo studiare di farlo studiare Ma
quando mi saluta come “ my old bambino”
sento che in Khajuraho è il solo capace di amarmi e di essere amato per ciò che
è la mia mentalità e la mia capacità di
amare.
Gli chiedevo in merito, stasera, perché non abbia mai preso in reale considerazione i miei intenti
di fargli gestire insieme ad Ajay un
banchetto con le suppellettili e gli oggetti personali di fattura
artigianale che possano incontrare il
gusto dei visitatori indiani che sempre più affollano Khajuraho in luogo di
quelli stranieri.
“ E non lo sai, che è perché temo le reazioni di oncle
Kailash?”.
“ E quali potrebbero mai essere, se ad esempio, di un articolo che mi è
costato 80 rupie e che si rivende per cento, lascio dieci rupie di guadagno a
te, e dieci ad Ajay?”
“ Non lo sai , che se uno cerca il drama,, trova sempre le
ragioni per crearlo?”
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