“ You are like a bargad,” (“tu )sei come un banyan,” mi dice
Mohammad,
tra un seguito e l’altro insieme a me con la Laila Layla , di cui è Majnu
Majnun
dei capitoli del libro dell’amore che in riva al talab
insieme stiamo compitando con le sue parole di ragazzo,
il primo che insegna che l’amore è vita,
il secondo che è cieco, il terzo che è pericoloso,
il quarto che è follia,
il quinto che è solitudine e richiede distanza, se è
speciale
“ E perché ( mai) sono/sarei io mai come un
banyan, gli chiedo io schermendomi
per la natura epifita dell’albero, che a insegna simbolo
dell India,
cresce nel suo germe strangolando la pianta che l’alberga ne
è ospite,
“ Perché come un banyan con la sua chioma
tu copri e proteggi
la vita di noi tutti”,
con quali mai quante accresciute aeree radici
protendendomi al suolo,
quando di Kailash
di Kailash devo farmi il guaritore
ferito, che fu ad infettarlo ne fu l’
infettante,
perché la luce dei giorni non oscilli della sua stessa follia,
mentr’io di nuovo solo m’illudevo come a un
incanto dei miei giorni finali
che Mohammad fosse alfine/ oramai salutato quale infine
l’amico di noi tutti,
“così ora eccomi Babbà Bargad, scherzo e rido con il (mio)
ragazzo,
in attesa, nel sole che tralucendole tramonta sullo specchio
dell’ acque,
che sia la volpe che
ama il Chota Raja Kumari
che al mio Piccolo Principe riveli il seguito che riserva
amare una rosa ( la rosa che ( si) ama) -
ritornando a quanto sia già passato e trascorso dal mio nuovo
arrivo
Bhai Doj in luogo della madre ha ricondotto a noi
riconducendoci un Ashesh giovinetto,
oltre la soglia, di ritorno,
dei lumi accessi per i passi di laxmi.
dello sterco infiorato dei chabutri della govardhan puja.
Tra gli oculi di vessilli al
vento di piume di pavoni
le schermaglie di corpi e
di fusti di bambu
nel concorso a festa delle danze diwari convenute/ concorse
a festa (il di di) per
Deepawali
fino al gremitio di
donne in sari
delle gradinate da cui ascendere al lingam,
e poi Amrol, Dang, Sihonia,
i templi del forte di
Gwalior,
già fulgore di una felicità rimpianta,
Laila -
Majnu are the names of the characters based on Arabic/Persian short story named
"Layla Majnun". It has got nothing to with Romeo and Juliet.
Fluttuante
La luce dei giorni non fluttua più follia/ oscilla più di
follia fluttuante
La luce dei giorni non fluttua più follia
Da che l’eccedenza
del fratello del mio cuore
elargitami (dal fratello del mio cuore / da Kailash)
Non è più l’acqua amara dell’offerta della gelosia,
E Mohammad è ora l’amico di noi tutti,
Bhai Doj in luogo della madre ha ricondotto a noi
riconducenci un Ashesh giovinetto,
oltre la soglia, di ritorno,
dei lumi accessi per i passi di laxmi.
dello sterco infiorato dei chabutri della govardhan puja.
Tra gli oculi di vessilli al
vento di piume di pavoni
le schermaglie di corpi e
di fusti di bambu
nel concorso a festa delle danze diwari convenute/ concorse
a festa (il di di) per
Deepawali
fino al gremitio di
donne in sari
delle gradinate da cui ascendere al lingam,
ed ora ci attende solo gyaras di gyaras.la scia di gloria
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