sabato 9 giugno 2012

no more cooking , now

“ No more cooking now, mi diceva Kailash l’altro giorno, di fronte a un movie a notte inoltrata.
Io ero di ritorno da Milano, dove mia madre ha finito di vivere da sfollata presso mio fratello, a seguito del sisma delle nostre Basse, ed egli in assenza di nuove ricette da sfornarmi, poteva dirmi di come ogni prezzo sia in aumento in India, al pari della criminalità più efferata di ladri di città e di villaggi. In Satna, come in Indore,. Altro che ciò che io avevo subito sotto i suoi occhi nei vicoli di Pahargangi.. Ed io potevo diffondermi sui miei itinerari ed incontri in bicicletta per i luoghi del sisma, tra campi e capannoni industriali, prima di sopraelevarmi sulla loro distesa lungo l'argine del Po- mentre egli non può più raggiungere Viatal che per la strada ordinaria, via Chadnagar, evitando il percorso tra i campi e la giungla popolata di ladri.
Com’era di conforto la sua quiete mentale, che potesse ridere dicendomi di Poorti, Ajai, Vimala , Chandu, di quest''ultimo rasserenandolo l'appetito che di nuovo manifesta, ora che si ciba di mango e di tanta altra frutta, di milk e chappati, non solo del latte di Vimala, tranquillizzatosi che sia solo perchè sta crescendo, come gli ha detto il dottore, che le settimane scorse mostrava anche le " ossa dello stomaco", il che aveva messo Kailash in apprensione angosciata. Ma tale sollievo, per tali ragioni, non era come se nessuno mancasse all’appello. E tutto non fosse per inabissarsi di nuovo nella sua perdita.( Mio Sumit, bambino mio.)

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