venerdì 23 agosto 2013

lettere di me come tour operator

Alla casa editrice Polaris
Gentile interlocutrice/interlocutore, 
Sono un ex insegnante e scrittore, di anni 60,  che vive ora prevalentemente in India, a Khajuraho, presso la propria famiglia d’adozione. Aiutando il mio amico Kailash Sen, che vi è a capo, a divenire tour operator locale, seguito a scoprire magnifici itinerari archeologici e destinazioni straordinarie nel cuore dell'India, o inconsueti  percorsi affascinanti nelle stesse mete più frequentate, che sono del tutto ignoti ai turisti che seguono i main streams, ed ai quali non prestano  nessun interesse le  agenzie di viaggi  e le guide turistiche, -particolarmente lungo i tragitti che da Delhi, Jaipur, Agra,  si dipanano sino a Khajuraho, via Gwalior, Orchha, Datia, o inoltrandosi verso Varanasi, oppure in direzione di Bhopal, Sanchi, Bhimbethka. ( Mi riferisco a località ed a siti che non consistono in quelli designati).
Ora Vi chiedo, potreste essere Voi interessati alla pubblicazione di un libro su quest'India del tutto sconosciuta ai più, e che è ancora possibile visitare in assoluta solitudine, fuori dai fastidi, dai disagi e dalle corruttele che rendono spesso intollerabile la visitazione delle località turistiche più frequentate in India? 
Ora sono in Italia,  e vi resterò fino ai primi di ottobre.
Qualora siate interessati alla mia proposta,  è  possibile incontrarvii nella vostra sede?
Posso inoltrarvi i primi testi- allo stato ancora incompiuto o non rifinito- che ho scritto in argomento?. In che forma? In India ho iniziato a comporli  al computer nel mio blog,www.odoricoamico.blogspot.com ,
dove sono corredati di immagini ad essi indispensabili. Essi sono per me, se me li richiedete, facilmente trasferibili in formato Pdf  o a stampa,  pur se con una caduta delle qualità delle immagini.

Post scriptum- Essendo a me estranea l’idea che il bello ed il sacro si manifestino solo nella reviviscenza  dell’antico e di ciò che è premoderno-, sono motivato a scrivere e sto ideando una Guida innovativa di Delhi, per metro-tours che contemplino la visita al contempo sia degli antichi monumenti che delle opere architettoniche ed urbanistiche moderne più rilevanti, dell’India britannica e indipendente.

Né  mi  è estranea, con la cooperazione del direttore del museo archeologico di Khajuraho, l’ idea di comporre una guida al patrimonio enorme di pitture rupestri del Madhya Pradesh, e dei territori limitrofi, correlandolo alla figuratività o alle astrazioni dell’arte tribale e delle sue testimonianze artigianali.
Con i miei più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi,
Piazza d’Arco 6f
46100 Mantova
Numero di telefono 0376360396
Oppure  in: Sevagram, Khajuraho, presso Kailash Sen,
Chhatarpur District, Madhya Pradesh , India
Numero di telefono 00919893089843





Alla Ram Viaggi di Avegno di Genova
Mantova,  24 agosto 2013
Gentili interlocutori
mi chiamo Odorico Bergamaschi, sono uno scrittore ed ex insegnante, di sessant'anni, ora in pensione, cosicché da tempo mi è concesso di poter vivere per la maggior parte dell’anno a Khajuraho, il grande centro templare del Madhya Pradesh, presso la mia cara famiglia d’adozione.
Grazie ai miei interessi per la spiritualità, l’arte e la cultura dell'India, e per le sue presenti e vive realtà umane ed economico sociali , al cui impatto da anni mi sono esposto, in ragione del mio intento di rapportare il tutto all'aiuto che reco ai miei congiunti indiani, -il mio amico Kailash Sen, la moglie e i tre figli superstiti-, facendomi tutt'uno con le loro sorti e condizioni di vita, ho aperto in Khajuraho un centro culturale e di viaggi di cui il mio amico è il tour operator, ove insegno italiano, e che consente, secondo i principi ispiratori di un turismo responsabile per ora eminentemente culturale ed etnico, di visitare tutti i monumenti protetti delle località archeologiche circostanti, dei siti meravigliosi ma pressoché sconosciuti ai più, e del tutto trascurati dalle agenzie di viaggio e dai tour operator.
La mia formazione culturale in progress ed i miei viaggi antecedenti, nonché la loro prosecuzione in ambiti circostanti, più ravvicinati,  mi hanno consentito di conseguire, insieme al mio amico, una conoscenza approfondita e particolareggiata del patrimonio culturale indiano in un più ampio raggio,. in Delhi e nelle principali località monumentali che che da Delhi, Jaipur, Agra,  intercorrono sino a Khajuraho, via Gwalior, Orchha, Datia, o  inoltrandosi verso Kaushambi, Sarnath, Varanasi,  oppure  in direzione di Chanderi, Deogarh, Udaypur, Bhopal, Sanchi, Bimbethka.
Qualora, soprattutto per i viaggi in autonomia, siate interessati alla mia collaborazione in Khajuraho, insieme a quella di Kailash e dei nostri amici che sono guide locali o drivers affidabili,  quale mediatore culturale e come vostri referenti,  a supporto anche logistico dei tours che già avete programmati, o per  ideare in futuro tours “d’incontro” con agio di tempi, eco-friends, etnico-religiosi e  non solo archeologici, - imperniati su Khajuraho ed inerenti i siti dell’area del Madhya, e Uttar Pradesh,  il Bundelkand, innanzitutto, ch’è compresa tra Deogarh, Chanderi, Gwalior  a Ovest, e Varanasi, Sarnath a Est-, sono ben disposto a prestarmi, insieme a Kailash ed ai nostri amici, io operando qui in Italia  d’estate, e insieme a loro durante la mia permanenza dopo la stagione monsonica in Khajuraho ,  dove ora posso permanere regolarmente da ottobre sino a maggio- giugno, e oltre.
Per  farvi un’idea degli itinerari che ho ideato e sperimentato con i miei amici e collaboratori indiani, e di come mi sia attenuto spontaneamente ai principi ed ai criteri che ispirano il turismo responsabile e consapevole di RAM Viaggi e dell’AITR,   potete visitare il web site del nostro centro culturale, ancora alquanto elementare nel suo impianto : www.bapuculturaltours.org.
Intendo solo aggiungere, a supporto, ciò che a conclusione della lettera d’intenti che ho inoltrato all’Istituto Italiano di Cultura di Delhi, per propormi come formatore culturale di guide indiane, ho scritto alla sua nuova dirigente su come intendo operare perché  il turismo abbia un impatto virtuoso e non corruttore  o degradante della realtà umana locale, qui in India , ove al “greenwashing si aggiunge, non meno deleterio, l’ “humanitarianwashing” di innumerevoli organizzazioni scolastiche ed assistenziali, o sociali, fintamente filantropiche, di cui un referente locale potrebbe e dovrebbe essere un oculato ed imprescindibile filtro.continuo.” In realtà, le scrissi, ciò a cui  è vitale educare i giovani indiani, a mio avviso, è che solo grazie al lavoro al servizio degli altri in cui l’onestà e la conoscenza profonda facciano la differenza ed il valore aggiunto,  è possibile competere nella giungla economica indiana con fortuna e senza dannarsi l’anima.”
Ora sono in Italia,  e vi resterò, in Mantova, dove risiedo,  fino ai primi di ottobre.
Posso eventualmente incontrarvi, in Avegno di Genova, qualora siate interessati ad una collaborazione?
Con i più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi,
Piazza d’Arco 6f
46100 Mantova
Numero telefonico  0376360396
Oppure in : Sevagram, Khajuraho, presso Kailash Sen,
Chhatarpur District, Madhya Pradesh , India
N phone 00919893089843

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Alla dirigente dell'Istituto Italiano di Cultura  di Delhi

Mantova  5 agosto 2013
Gentile direttore/ direttrice
mi chiamo Odorico Bergamaschi, sono uno scrittore ed ex insegnante sessantenne ora  in pensione,  per cui mi è  concesso di poter vivere per la maggior parte dell’anno a Khajuraho, il grande centro templare del Madhya Pradesh,  presso la mia cara famiglia d’adozione.
Grazie ai miei interessi per la spiritualità  e l’arte e  la cultura indiana,  ed al mio intento di rapportarli all'aiuto che reco ai miei congiunti indiani, -il mio amico Kailash Sen, la moglie e i tre figli superstiti-,  facendomi tutt'uno con le loro sorti e condizioni di vita, ho aperto in Khajuraho un centro culturale e di viaggi  di cui il mio amico è il conducente di autorisciò, dove ho insegnato italiano e per il tramite del quale è possibile visitare tutti i monumenti protetti delle località archeologiche circostanti, che costituiscono dei siti meravigliosi ma pressoché sconosciuti  ai più, e del tutto trascurati dalle agenzie di viaggio e dai tour operator.
La mia formazione culturale in progress ed i miei viaggi antecedenti, nonché la loro prosecuzione in ambiti circostanti, più ravvicinati, per i miei limitati mezzi economici,  mi hanno consentito di conseguire, insieme al mio amico, ed ultimamente con il suo figlio maggiore,  una conoscenza più approfondita e particolareggiata del patrimonio culturale indiano,. in Delhi e nelle principali località turistiche che da Delhi, Jaipur, Agra,  intercorrono sino a Khajuraho, via Gwalior, Orchha, Datia, quindi nell’inoltrarsi verso Varanasi, o in direzione di Bhopal, Sanchi, Bimbethka.
In virtù altresì della mia attività di insegnante di italiano in Khajuraho, che ho svolto anche per  studenti provenienti da questo Istituto e coinvolti nel turismo, usufruendo di un employment visa come italian language teacher presso una scuola privata locale,  al contempo ho acquisito una esperienza sofferta e illuminante delle realtà più incresciose del turismo in questo paese, sia di ordine linguistico-culturale, che etico professionale. Mi riferisco in particolare ai malvezzi diffusi della generalità delle guide indiane autorizzate per turisti stranieri,  che animate quasi esclusivamente da intenti di guadagno,  insensibili ai loro limiti e disinteressate a perfezionarsi ulteriormente,  forniscono informazioni insufficienti, o improprie,  carenti di reinterpretazioni culturali significative,  mostrandosi spesso irrispettose e sprezzanti nei riguardi degli stranieri, sotto un ammanto di ossequiose parvenze, vuoi  in ragione della loro presunzione di superiorità rispetto  a chi è occidentale, vuoi per il poco che  le loro limitate competenze linguistiche consentono loro di dire, vuoi per quanto, ciononostante, si consentono malauguratamente di formulare, animandole più una propensione a farsi procacciatori, che ad essere accompagnatori culturali, più la pulsione a  inoltrare i clienti  in negozi da cui ricevono “ commissions”, che ad essere esaustivi nella visita degli edifici monumentali, per cui, in definitiva, pongono i visitatori al proprio servizio, di gran lunga,  più di quanto essi si pongano al servizio di chi accompagnano.
A partire dalle mia necessità concrete di partnership affidabili, e siccome ciò che le propongo può  giovare a migliorare e ad  arricchire  le relazioni  tra  guide o accompagnatori locali ed i visitatori  italiani che siano in viaggio in India , ho pensato che sia buona cosa, qualora sia di vostro interesse, mettere a vostra disposizione le mie conoscenze ed esperienze acquisite , dopo il mio rientro in India preventivato in ottobre, per contribuire, con  alcuni incontri in italiano, presso il vostro Istituto a orientare e a formare come guide preparate, ed eticamente motivate, i giovani indiani che lo frequentano a un livello avanzato, e che intendono svolgere in futuro l’attività di guide od escort, quale che sia in India la località in cui operano, confidando che la  padronanza della lingua italiana consenta loro di apprendere come non devono fornire al visitatore o turista solo le informazioni più elementari, ma  rielaborare l’esperienza di monumenti e ambienti, e genti dell’India, in interpretazioni culturali approfondite di forme e simboli, o in prospettive antropologiche o economico-sociali. In realtà ciò a cui  è vitale educare i giovani indiani, a mio avviso, è che solo grazie al lavoro al servizio degli altri in cui l’onestà e la conoscenza profonda facciano la differenza ed il valore aggiunto,  è possibile competere nella giungla economica indiana con fortuna e senza dannarsi l’anima.
Con i miei più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi
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