venerdì 23 agosto 2013

Su Virgilio nella Bann Valley Tre lune, Mantova, 2013

Al professor Giorgio Bernardi Perini

Caro professore,
sono Odorico Bergamaschi.
Lo scorso luglio, appena qualche settimana dopo il mio rientro dall’India, per il tramite di una ricerca in internet sono venuto a conoscenza della pubblicazione del volumetto “Seamus Heaney Virgilio nella  Ban Valley”,  di cui Lei  è  co-autore.
Tale e  tanto è l’interesse appassionato  che anima ancora la mia persistente ricerca su Virgilio e Seamus Heaney,  che l’ho immediatamente acquisito e letto,  per riprenderne la disamina in questi giorni.
 Mi è allora parso che alla eleganza grafica del libro corrisponda la pregevolezza dei singoli testi, soprattutto della mirabile sintesi, ad opera  dello stesso Seamus Heaney, di come la voce poetica di Virgilio l’abbia inabitato, e della traduzione che lei vi ha ripreso della duplice stesura della Bann Valley Eclogue, in cui lei è meravigliosamente riuscito dove per la mia imperizia ho fallito.
Lei è stato capace, in modi eccellenti, di  convertire il testo originario  in un italiano la cui letterarietà formale è la stessa ricercatezza idiomatica di una sua naturalità e fluidità discorsiva, senza venir meno a fedeltà e precisione   Penso alle invenzioni per cui “ Something that rises like the curtain in/ those word”” diventa " Qualcosa che alzi il velo sul futuro”, “earth mark, birth mark”è un binomio risolto in  “ grumo di terra, voglia sulla pelle”, la tracimazione delle acque del Bann è individuata in  “ un lavacro”, nel suo senso purificatore,“as name dawned into knowledge “ si chiarifica in  “mentre il nome/ rivelava il suo senso”.
E che dire dell” you have to find a place for” che diventa “ un tu dovrai fare tesoro” , di “ what on earth could match it”, convertito in “ Che cosa mai potrebbe corrispondervi qui”, o di “ a firstness steadied” tramutato in “ ha preso una forma di primordio”, per concludere con “ Why do I remember St Patrick’s morning”, italianizzato a meraviglia in “ Ricordo, non so come, le mattine di San Patrizio”.
Il breve saggio Le due redazioni della Ban Valley Eclogue mette in lucido risalto come le soppressioni di intere strofe nel passaggio dall’una all’altra versione siano determinate dalla ricerca di un superiore equilibrio strutturale  imposto dalla focalizzazione e compattazione del discorso poetico sul  tema  che nel suo decorso si rivela di fondo, il wrong and renewal,domestico e civile, della rottura delle acque del parto della nipote e della tracimazione del fiume Bann.
Ciò non toglie che su alcuni punti non sia concorde, ad esempio sulla attribuzione alla voce di un laureando di larga parte dei versi espunti, in ragione, presumo, delle difficoltà di leggere altrimenti “ You would understand us/ latter-day scholarship boys and girls” che personalmente avevo differentemente così tradotto, “Ci avresti insegnato// il più moderno modo di educare ragazzi e ragazze “. Suscitano inoltre qualche mia incertezza le modalità in cui lei ha pur acutamente  colto che avviene l‘emergenza del tema di fondo,  “wrong and renewal”, che detta l’abbandono delle strofe espunte divaganti sulla rivalsa  poetica  di Virgilio-Heaney nei riguardi  degli usurpatori-veterani delle proprie terre , e le condizioni dei nuovi raccordi interni al testo..
Per me tale leit-motiv in Seamus Heaney  si spoglia di ogni valenza palingenetica universale, -fortunatamente-, il che spiega la caduta anche della strofe finale della versione originaria, la più bella di quelle rimosse, - in cui gli altri “ preziosi spunti poetici” cui lei allude, non trovano a mio avviso esiti felici.
In  Heaney ogni afflato di palingenesi o di apocatastasi rigeneratrice finisce felicemente circoscritto, secondo la Musa virgiliana di lui effettivamente ispiratrice, al solo ambito dell’incidenza della storia sulle proprie vicende personali, come, sempre all’ interno di Electric Light , si verifica in Virgil: Eclogue IX e  nella Glanmore Eclogue .
Accadrà poi, in District e Circle e  Human chain, che la “ violence of the times “ sia da Heaney virgilianamente coinvolta,  in virtù della ispirazione creatrice di Eneide VI, nel  ciclo terrestre, ed ultraterreno, della catena umana di vita e morte dei conoscenti e dei: propri familiari: l’underworld –underground  in cui è  svanito in un’ ombra dolentemente  rievocata il padre -Anchise, - come già accadde nella traduzione dell’ episodio del ramo d’oro che fa da epigrafe aSeeing Things, e come avverrà di nuovo nella splendida sequenza metropolitana da cui la raccolta District e Circle trae il nome -, mentre dopo una lunga sosta presso il  Lete cui si è abbeverata,  esce dall’oltretomba e torna in vita l’anima che si incarna nella nipotina di cui il poeta sarà nonno in Route 110, XII, un testo davvero splendido, come già scese tra i suoi cari la nipotina di cui Heaney  si fa  zio nella Bann Valley Eclogue
Credo dunque che l’Ecloga della Bann Valley andasse ripresentata in tale sfondo intertestuale, che corrisponde alle indicazioni  fondamentali fornite dallo stesso  Seamus Heaney nella sua allocuzione, e che  l’ intero libro andasse coerentemente  composto in coesa conformità.
Entro tali lineamenti interpretativi penso che non ci si potesse esimere, innanzitutto, dall’indicare al lettore in quale sito biografico e geopoetico, pre-Troubles, perduto e ritrovato da Seamus Heaney dopo tali eventi tragici d’Irlanda, Virgilio compaia nella Bann Valley Eclogue, facendo consapevole il lettore che vi  ravvisa Virgilio in un luogo ameno dell’infanzia di Heaney ch’è situato nella contea di Derry, dell’ Ulster, e che esso ricorre in altri due testi, quelli iniziali, della stessa raccolta Electric LightAt ToomebridgePerch).
Da una proiezione nella profondità di campo  delle raccolte più recenti, sarebbe inoltre risultato che al fiume Bann subentra in Catena umana il Moyola, quale fiume d’infanzia che riattiva “shade and shadows” virgiliane, sicché Virgilio nell’Irlanda di Heaney lo ritroviamo non solo quale hedge-school master entro la valle del Bann , ma vi  è non meno evocato a più riprese per far apparire l’oltremondo, lungo il riverbank field del fiume Moyola, o durante  “ a sports day in Bellaghy”, sempre nell’Ulster,  mentre  in Glanmore  è trasposta l’Ecloga I nel suo scenario mantovano.

E perché,  della stessa raccolta della Bann Valley Eclogue, ossia Electric Light, non considerare, con ampio riguardo, le ricorrenze virgiliane della trasfusione d’orizzonti  mantovani e irlandesi   nella traduzione dell’Ecloga IX e nella Glanmore Eclogue,- per non tacere  delRamo d’oro, Eneide, Libro VI,  versi 8-148,  all’inizio di Seeing thinks-, di cui le avevo pur fornito, come di Riverbank field, traduzioni non spregevoli, nonostante la mia maldestra conoscenza dell’inglese.

 Colgo l’occasione, caro professore, per segnararle che in questi mesi  è uscito un saggio su  Seamus Heaney e Virgilio incentrato su Roue 110 di  Human Chain
E  rintracciabile in www.jstor.org

Virgil and Heaney route 110

Michael C. J. Putnam
Arion: A Journal of Humanities and the Classics
Vol. 19, No. 3 (Winter 2012), pp. 79-108
Published by:
 Trustees of Boston University
Article Stable URL:http://www.jstor.org/stable/arion.19.3.0079




E’  accessibile la sola prima pagina al seguente indirizzo:


Inoltre ho ritrovato in rete un sito, che le consiglio vivamente, di un professore ch’è amico personale dello stesso Heaney, in cui è fornita un’esegesi puntuale di tutti i testi di Death of a NaturalistNorthDistrict e Circle e Human chain.

Con I miei più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi

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A  Luciano Parenti


Mantova, 24 agosto 2013

Gentile Signor Parenti
Sono Odorico Bergamaschi, che per il tramite della signora Di Pellegrini l’ha sollecitata a suo tempo a rifornirlo gentilmente di una copia di Virgilio nella Bann Valley. Alla luce di una disamina ulteriore, Le sintetizzo quanto penso dell’agile libretto, secondo quanto ho anticipato al professor Bernardi Perini, con il quale avevo temporaneamente collaborato alla traduzione di altre poesie virgiliane di Heaney.
Il libro è di estrema eleganza e raccoglie testi davvero pregevoli, in particolare l’allocuzione di Haney ed i lavori traduttori e critici del professor Perini, ma manca di un saggio di sintesi generale che raccolga le interconnessioni intertestuali, nell’opera virgiliana di Heaney,  che emergono dai vari contributi. Questi documenti, di conseguenza, permangono nel loro complesso per lo più  una collezione di testi, fra i quali paiono estemporanei e divaganti quelli del pur bravissimo ed autorevole Massimo Bacigalupo.
Al contempo per quanto, quale lettore, ho comunque desunto di quali siano le correlazioni nella poesia di Heaney ch’è ispirata da  Virgilio,  penso che una redazione più “organica” del  libro avrebbe dovuto comprendere almeno i seguenti componimenti del poeta irlandese, ben  tradotti e corredati di note,  in cui 1) Virgilio è da Heaney evocato in terra d’Irlanda , 2) è il tramite per evocare o far incarnare e venire al mondo “shades and shadows “ della  catena umana familiare di Heaney, oppure 3) si fa voce della voce di Heaney  che ne propizia la  trasposizione in Irlanda, e nei propri casi di vita,  degli scenari mantovani e delle vicende affini di Virgilio che sono  evocati nelle Ecloghe I e IX, per la  incidenza che vi ebbe “ la violenza dei tempi”:
a)      Il ramo d’oro da Seeing Things,
b)      Bann Valley EclogueVirgil Eclogue IX,  Glanmore Eclogue, in Electric Light,
c)      La suite di Route 110 e The Riverbank field in Human Chain
d)      District e Circle nella raccolta omonima.

Qualora intendesse incontrarmi personalmente, sono più che disponibile a risentirci, nel corso del tempo, fino a metà ottobre, in cui intendo permanere ancora in Italia.

Con i miei più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi
Piazza d’Arco 6 f
46100, Mantova Italy.
Telefono 0376 36036


Qualora intendesse incontrarmi personalmente, sono più che disponibile a risentirci, nel corso del tempo, fino a metà ottobre, in cui intendo permanere ancora in Italia.
Con i miei più cordiali saluti
Odorico Bergamaschi

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