lunedì 13 marzo 2017

“La mente di papà cambia”,

“La  mente di papà cambia”, soggiungeva Ajay  ieri sera nel Lassi corner, concordando con  quanto gli avevo detto su Kailash,  sintonizzandosi sulla stessa lunghezza d’onda dei miei discorsi.. che i giorni avanti mi aveva pregato che non chiedessi di intraprendere nulla alla sua mente, talmente era debole e confusa. come mi avvertiva perché non neesasperassila situazione critica Che non la risvegliassi,  per il suo bene, dal torpore che ne sedava l’angoscia. Si era limitato a ricordarmi due  discorsi che ne avevano acuito lo l’avevano indotta al suo stato di sofferenza in corso, il primo erano state le mie parole, riferite alla mia disponibilità ad aiutare il padre  di Mohammad  che egli stesso aveva sollecitato, che in India se porgi un dito ti si prende l intero braccio, un’asserzione che aveva sentito chiamarlo in causa, e il secondo di tali discorsi era stato rappresentato da quanto gli aveva prefigurato un conoscente  del suo futuro, che se fosse venuto meno il mio aiuto si sarebbe ritrovato senza niente.  Come altre volte quando i giorni a venire lo sconfortano, si era appigliato al presagio di avere poco da vivere, che gli sarei lungamente sopravvissuto. Un vano insistere chiedergli più dei compiti che si era assunto ogni giorno, di assicurare la frequenza agli esami di Chandu e il suo stazionamento fino a sera tarda in negozio, che gli è consentito dal pranzo di cui lo  fornisce Ajay, evitandone il rientro a casa,  cui farebbe fatalmente seguito una siesta pomeridiana, in cui si appisola invece dentro il negozio, tra un’acccolita e l altra degli amici che vi sopraggiungono a giocare a ludo. Inutilmente  l ho incalzato perché quando Chandu non aveva esami o avesse finito di sostenerli, il mattino presto utilizzasse l’autorickshaw per cercare clienti tra i viaggiatori in arrivo con i treni da Delhi o Varanasi del primo mattino, destinando meno tempo ad un negozio che offre così poco guadagno.Ma Kailash era apparso rinfrancato dopo la puja  di sabato mattina al dio Hanuman,  prima della quale mi ha pregato di non toccarlo, che non lo contaminassi poiché si era fatto appena purificato facendo la doccia, e aveva più spirito di iniziativa e meno remore nell’affrontare le migliorie del negozio di handicrafts , e nel trasporvi  in un  punto d’incontro il centro viaggi,  una iniziativa che davvero è il caso di non lasciare finire nel niente, dato che davvero, com’è scritto nella targa ulteriore oltre quella che sta già sullo show case,  e che avevo dovuto andare a richiedere con Ajay, come l ulteriore che sarà accampata di lato all ingresso,  da me composta in titolo e immagini e sottoposta alla sua revisione,“ è il più specializzato quanto agli splendidi centri nei dintorni di Khajuraho del Madhya ed Uttar Pradesh”., Oggi pur essendo Holi,  l’ho ritrovato all ‘opera con il falegname abituale nell installare nel negozio la scaffalatura che era situata nell’ ufficio,  e che vi aveva prelevato insieme con la panca che campeggiava davanti.  L’allestimento del negozio ora consente di dispiegare più mercanzie in vista,  sciarpe, kurti e ali Baba trousers che prima erano nascosti sotto le sari e dunque inutilmente ammucchiati,  e di ostentare più abbondanza al cliente.
E ieri sera  mi ha messo in  contatto con un conducente di taxi che per 2.500 rupie mi ha assicurato l’andata e il rientro del nostro viaggio di ritorno a Vyas Badora. Come è stata lucida la sua  mente concreta  nel fare resistenza alle mie proposte più avventate o peregrine , quali quelle di appendere cartelli segnaletici sulle piante di fronte, o trasferire quasi di sana pianta l ufficio nel negozio, sminuendolo a rigatteria residuale d’accatto.

Ma ora resta ancora da contattare da parte sua un pittore che sul negozio di handicrafts  con i colori della bandiera nazionale, il verde, il bianco, l’arancione, disegni l insegna MADE IN  INDIA, per il Bapu cultura tours è da realizzare un ulteriore cartello che rechi indicati i principali itinerari proposti nei dintorni di Khajuraho,  dopo Holi è giocoforza recarci a Chhatarpur per regolarizzare la mia posizione in casa sua  con la trasformazione in un home stay dove io figuri risiedere permanentemente della casa del padre in byathal,  di sua proprietà, dove potremmo accogliere chi volesse venire a trovarci e fare esperienza di come effettivamente si viva nell India rurale.

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