I templi di Khajuraho sono templi statuari -di statue
templari-, finalizzati al massimo di visualizzazione delle statue offerte alla meditazione
contemplativa
Per questo offrono il massimo di superficie espositiva nel
corso della pradakshina. Esterna ed interna se il tempio è nirandgara.
Il fine del tempio lax agli inizi dell’evoluzione è di dare il
massimo rilievo visivo a un ciclo di 9
statue., i navaghaha.( La sola
alternativa possibile alla mia interpretazione è che si sia individuato un
determinato schema architettonico e ad esso si sia adattato il soggetto
statuario esibitovi, che doveva
rientrare nel novero di nove ( e dunque
miente rudra o aditya), ma appare alquanto peregrina. Va altresì rilevato che
la scelta come soggetti deambulatoriali dei navaghraha o delle saptamatrika ,
con quelli trimurtici e surya nelle nicchie superiori, in larga misura non è
che la trasposizione circolare , in un moto rotatorio che replica quello
cosmico emanativo- riassorbitivo , del dispiegamento lineare dei medesimi soggetti
nelle trabeazioni d’accesso al garbaghriha). Come? per elevazione e per
proiezione,
dunque con l’aggiunta che diventa canonica di un plinto tra
zoccolo e vedibhanda,
con la soluzione anche essa divenuta paradigmatica
di una proiezione che assuma la forma di
una finestra balcone, che implica lo
sviluppo dell’aggetto di due transetti e la sostituzione della finestra balcone
ai badhra del sanctum
solo che come attestano i tempietti d’angolo panchayatana e
i ratha delle pareti del santuario
interno al tempio, la norma è ancora il
tempio pancharatha , il tempio dei sovrani prati-hara da cui il
disassoggettamento è in corso d’opera, e con i cui ottemperamenti collide
l’espansione del badhra a balcone
finestra.
Essa infatti pregiudica la possibilità di salvaguardare la
scansione in badhra, pratiratha e karna con proiezioni separate da recessi.
.Così può spiegarsi l enigma che due dei templi maggiori di
khajuraho abbiano il minor numero di proiezioni.
La formazione di compromesso, ripresa nel tempio vishvanata
con 9 balconi per 7 saptamatrika ganesha e shiva virabadjhra, è quella che di
fatto in due dei templi maggiori di khajuraho sacrifica i pratiratha mediani
riducendoli a due upabadra sussidiari del
balcone, in non compiuta sintonia o in disarmonia con l’andamento delle
proiezioni del sikhara.
La soluzione ideale
sarà trovata nel kandarya mahadeva
passando a un tempio septaratha, che
divenerà norma, ancora più slanciato(how) che consente una corrispondenza di
scansioni ripristinando il pratiratha.
Nei templi ulteriori si conserva l’incremento saptaratha
delle scansioni, a dispetto delle loro dimensioni sempre minori, al punto che raddoppiano le proiezioni tra il
badhra centrale e il karna d’angolo..
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