mercoledì 7 ottobre 2015

Zero Zero

Zero zero
“E con il tuk tuk today , Kailash?”
“Zero”( ziro alla pronuncia sua blesa)
“Zero kamai? Niente guadagno? No problem Kailash, no problem, my dear…Eh, zero zero , yesterday and today, like the atta”, come la farina bianca di cui in questi giorni ne ha comperato un quintale.
Né ha avuto modo di discorrere con dei turisti. Solo i soliti uomini del posto, chi si è ritrovato intorno dove staziona di fronte al museo.
Erano arrivati turisti stranieri, anche degli italiani con Mistral, ma tutti quanti regolarmente monopolizzati in gruppi su dei pullman. Non mi restava che snocciolargli di nuovo i miei intenti al rientro, tra l’altro di sperimentare con Ajay e Mohammad, insieme a qualche eventuale insegnante volenteroso, brevi camminate , assistite dal tuk tuk, fino ai più vicini piccoli villaggi circostanti, di Chitrai, Bamnora,. Beni Gangi, che fossero di esplorazione della flora e della fauna , della natura geologica e dei coltivi del paesaggio agreste. Ma con il mio conforto, la mia vicinanza e il mio sostegno ogni giorno da cosi lontano, sentivo che l’amico sarebbe rientrato in famiglia senza afflizione, tranquillizzato anche dal fatto che Chandu non accusi più la febbre di stanotte, per cui stamattina è rientrata da scuola su consiglio della maestra,.. Ed io potevo dirmi consolato dalla certezza di avere strappato un altro giorno senza acuirsi di amarezze e dispiaceri, alla sua disperazione di vivere da allora una nostra vita distrutta. Con una mente che non sia sconvolta dalle mie stesse patologie di cui l ho reso infetto.

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