domenica 20 maggio 2018

gay pride

Siamo alle solite. Il circolo La Salamadra presenta il 3 febbraio il futuro Gay Pride che si terra’ a Mantova il 16 giugno prossimo, ed il Pd cittadino non perde l’occasione per intestarselo, sia pure con qualche discrepanza rispetto a cio’ che fanno intendere alla nazione le sue liste elettorali, tra i cui nominati  ( si mormora da piu’ parti perche’ il Pd dopo le elezioni possa celebrare la propria unione civile con Forza Italia senza i fastidi arcobaleno di richieste di matrimoni ugualitari), non e’ stata di certo sollecitata o motivata a fare rientro la filosofa radicale Michela Marzano, ne’ sono stati ricandidati Logiudice dell’Arci Gay ed il fautore dei diritti civili Luigi Manconi, che solo in questi giorni e’ stato recuperato da Gentiloni come coordinatore dell’Unar. Ed e’ bastato che il Pd abbia egemonizzato  lo starting  del Gay Pride, perche’ le destre non abbiano perso un momento  nell’ invocare il controaltare di un Festival della famiglia riparatore o compensatore. Certo e’gia’ una buona cosa che esponenti autorevoli del centro-destra di Mantova, Lega inclusa, rifiutino ogni discriminazione di genere nel loro schierarsi per la famiglia che definiscono tradizionale, cosi’ riconoscendo implicitamente che anche quelle Lgbt sono famiglie, beninteso non tradizionali,  quali nuclei d’amore solidale. Cio’che a tali esponenti non dovrebbe pero’ sfuggire e’che il Gay pride e' un raduno affermativo di diversita’, mentre  i festival della famiglia di cui si ha conoscenza sono intrinsecamente discriminatori, le saghe persecutorie di partite di caccia alle streghe, ora di fattezze gender, intese a cancellare diritti civili e dignita’di esistenza pubblica a chi e’ Lgbt. Sono mine vaganti che prima o poi, nel loro fondamentalismo patriarcale, rischiano di far saltare per aria  l' insegnamento stesso della Bibbia cui si rifanno, dato che le Sacre Scritture continuamente denunciano una natura criminosa e criminogena delle famiglia, insieme ai suoi pregi non solo spirituali, solo che si considerino l'incestuosita' di Eva ed Abele, o di Lot e le sue figlie, la realta' fatalmente rivalitaria delle relazioni tra consanguinei che vi ricorrono, da Caino ed Abele giu ' giu', di patriarca in patriarca, fino a Giuseppe venduto dai fratelli, per non dire di Davide e Salomone, adulterino criminale l’uno e idolatra  poligamo l’altro, e ultimo ma non ultimo, per non tacere che autentico sfasciafamiglie fu Gesu' di Nazaret, con la sua chiamata degli Apostoli. che non ammetteva nemmeno che si indugiasse a seppellire i morti in famiglia. Magari, in concomitanza con il Gay Pride, si istituisse davvero un reale  convegno sulla famiglia, che affrontasse a piu’voci  le ragioni della crisi dell’istituzione familiare  e della denatalita'in Occidente, del welfare domestico di madri e nonni e badanti straniere,  del perche’di tanta violenza o impotenza o serpi in seno alle famiglie, considerandone’ le tipologie  tutte  che sono gia’presenti sul nostro territorio, quelle islamiche, africane, indiane o cinesi incluse,  che in modi diversi strutturano culturalmente  l’ inconscio dei residenti . Ed  a suggello di tutto, che senso ha parlare come il centro destra in nome  di  genitori  e figli, come se fossero o fossimo tutti eterosessuali e monogami ? Non e' gia' di per se'  il discrimine di una rimozione, la rimozione di quella che  potrebbe essere la propria  realta’ in famiglia

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