domenica 20 maggio 2018

Lettere al giornale E' scherzo od è follia


“E scherzo, od e’ follia”, puo’ accadere che in futuro non possa piu’ chiedersi ad Oscar  nel Ballo in Maschera di Verdi , se avesse un seguito la recente denuncia di ogni travestitismo teatrale da parte del Popolo della famiglia, onde non  suscitare tra gli spettatori adolescenti turbative gender di alcun genere . E’ un grido di  allarme lanciato su queste stesse colonne di giornale dal suo esponente itinerante Massimiliano Esposito,  traendo spunto dalla rappresentazione teatrale “ Suzanne”che e’   andata in scena il 18 febbraio scorso allo Spazio Sant' Orsola a Mantova, in quanto metteva in scena come sia successo che in tempo di guerra un uomo si sia travestito da donna per sottrarsi all’arruolamento. E con il Ballo in Maschera, nemmeno piu’ Nozze di Figaro di Mozart con un Cherubino mezzosoprano,  il Fidelio di Beethoven, o il Rosenkavalier di Strauss, a rischio e’ il nostro  stesso Rigoletto, con Gilda che esce dal sacco vestita da uomo !  Quanto al cinema, poi, scordiamoceli A qualcuno piace caldo, o  Tootsie, o Mrs Doubtfire, mammo per sempre, e chi più ne ha più ne indichi. Dimenticavo: soprattutto non udiremmo piu’ le arie per i castrati  che furoreggiarono nella Roma della corte pontificia dal 1562 almeno fino al 1903, e che di li si diffusero per tutta Europa,  particolarmente dopo che  per il divieto di Papa Sisto V, del 1588,  a che le donne si esibissero in teatro, tutti i ruoli femminili furono affidati a degli uomini travestiti,  dei castrati fin da bambini, se dovevano primeggiare nel teatro musicale o nei cori delle voci bianche della Cappella Sistina.

Odorico Bergamaschi

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