domenica 20 maggio 2018

Lettere al giornale sul sex gate palazzi


Egregio direttore,
In nome della stessa libertà di stampa Le chiedo  che il suo giornale informi la cittadinanza dei contenuti dell’articolo Sesso, ricatti, e potere, Quella strana confessione, pubblicato sul fatto quotidiano il 25 aprile scorso, che verte  sull’ archiviazione  dell’ipotesi di tentata concussione sessuale ai danni della signora Nizzoli, che si rileverebbe nei messaggi chat con lei intercorsi del nostro Sindaco Palazzi. Esso ha provocato l’insorgenza contro il nostro primo cittadino di 5 consiglieri di minoranza , e da essi, per contraccolpo, una presa di distanza della restante opposizione che più timorata non poteva essere, senza che nulla sia pervenuto alla nostra opinione pubblica dei motivi di tanto sopito sconquasso. In chi lo legga, è impensabile che l’articolo  non sollevi inquietudine, se non  sgomento, in un dibattersi di interrogativi  a cui perché ciascuno se ne faccia una libera opinione sarebbe bene che  possa  risalire il lettore del Suo giornale,  magari integrando il testo dell’articolo con atti giuridici documentali. In esso ci si interroga infatti su come si sia potuto archiviare il tutto da parte degli organi inquirenti,  qualora essi fossero stati a conoscenza  che il Sindaco Palazzi non avrebbe consegnato il cellulare con cui aveva chattato con Elisa NIzzoli, e che un altro dispositivo sarebbe subentrato al precedente, sottratto alle rilevazioni delle indagini o da esse scomparso, che  avrebbe  smesso di dare segnali di vita proprio dopo che l’esposto era stato notificato o era divenuto noto al Sindaco. In esso ci si chiede altresì come la magistratura possa avere archiviato il caso a seguito delle dichiarazioni rese dal nostro primo cittadino, se dalle sue  deposizioni e intercettazioni in   possesso  degli inquirenti risulterebbe  che non sia stato in grado di saper rispondere di quel che  abbia fatto nelle circostanze delle e-mail incriminate . In esso ci si chiede   inoltre  come la magistratura abbia potuto archiviare il caso, qualora   fosse stato  per la confessione della Nizzoli  di avere taroccato dei messaggi del Sindaco, quando la stessa non  avrebbe mai smentito che si insinuassero tentativi di  concussione nelle avances di costui, e nella intercettazione di una sua telefonata al suo fidanzato che  era agli atti,   a questi avrebbe  confidato che  il  nostro primo cittadino   ci avesse tentato sia come Mattia Palazzi sia come Sindaco di Mantova, il che  può indurre a pensare che in  quella confessione la Nizzoli non abbia detto il falso senza dire il vero. E altro ancora vi si riporta, di cui preferisco tacere. Tale resoconto glielo chiedo, Signor  direttore, senza alcun intento di macchinazione, ma come libero cittadino che vuole restare tale.
Odorico Bergamaschi.




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