lunedì 17 ottobre 2016

l'empietà della "sacra religio"

l'empietà della "sacra religio"
E' esecrando, sotto le fattispecie di ogni religione, chiedere a Dio di privilegiarci modificando il corso degli eventi in virtù delle nostre preghiere., mentre infedeli e miscredenti restano consegnati alla necessità fatale dell'andamento ordinario delle cose, se non al suo malvolere certo alla sua indifferenza. Se il Divino è Spirito, la sua azione di grazia che viene a ognuno in soccorso è la forza d'animo di sopportare le calamità che ci occorrono o di non lasciarci accecare da fortuna o successo, nella consapevolezza che ciò che accade non è il suo volere a cui accondiscendere o cui sottometterci come gli antichi sottostavano al fato o al destino ( che senso avrebbe pregare altrimenti che con il nostro stesso concorso " sia santificato il suo nome"" , "venga il suo Regno" o "sia fatta la sua volontà", se già la realtà ne è la perfetta espressione ?), al fine di sapere così trarre del bene cui altrimenti non saremmo ispirati anche dalle circostanze più tragiche

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