Il Devi Jagadambi ripristina l eminenza devozionale esterna
del santuario, tornando a differenziarlo dal mahamandapa- Il santuario presenta infatti ai lati e retrostante un
bhadra centrale con rathikas, secondo la tradizione diffusa dei templi
nirandhara, che non necessitano pertanto di un ambulatorio interno, ove il dio
del tempio irradi la sua manifestazione gloriosa in edicole centrali delle
pareti esteriori della cella del garbagriha- Facendo seguito alla balaustra del
mandapa del portico d’accesso, un balcone campeggia invece ancora al centro del
mahamandapa, che come il santuario
dispone anch’esso delle proiezioni laterali e agli angoli, queste ultime , i
karnas, con dei dikpalas reggenti che nelle stesse direzioni cardinali
troveranno la loro replica maggiore, più espressionisticamente atteggiata, o
accessoriata di attributi, nelle
corrispettive immagini dei karnas d’angolo del santuario. le proiezioni
corrispondenti ai pratirathas sono
invece sussunte a uparathas sussidiarie del balcone, che nel santuario sono più prossime al bhadra
centrale- Benché sia di dimensioni minori del mahamandapa, il santuario
presenta sette rathas, (
quante sono le proiezioni del prasada
di un tempio maggiore quale il contiguo
Kandaryia) quante sono i latas del sikhara, sette, e non cinque soltanto,
come asserisce Krishna Deva, in quanto il recesso intermedio esclude che possa essere subordinata a upabhadra la
proiezione ai lati del bhadra Esso è dunque saptarathas al pari del Kandarya,
più monumentale, in ragione del più
ridotto spessore di tali aggettanze, albergando esse solo una statua – a
differenza delle stesse uparathas del balcone e delle proiezioni del
mahamandapa più sviluppato in lunghezza,
più longitudinale che fiancheggiano l’antarala,. , che
come le proiezioni del Kandarya, del
Lakshmana e del Visvanatha, sulla loro facies volta all’esterno di statue ne
alloggiano invece quella del dio e di due apsaras. Nel Devi Jagadambi ne è di conseguenza minore il novero, e la
varietà tipologica, in cui risaltano certune che leggono una lettera portandosi pateticamente le mani al
volto In compenso l’assenza di mithunas
all’altezza dell’antarala, in pannelli erotici
quali quelli dei templi maggiori , in luogo dei quali compaiono le edicole delle grande dee del
pantheon hindu, Vahisnavi, Shivani, Brahmani, stando a quelle identificabili, è
compensata dalla presenza di coppie erotiche sostitutive di divinità lungo le proiezioni .
La presenza invece di soli vyalas in tutti i recessi accomuna il Jagadambi al Kandarya, mentre nel
Lakshmana e nel Vishvanatha essi si alternano a coppie erotiche
Le immagini nelle nicchie del bhadra
I sadu kapalika in
situazioni erotiche: quello con due lady
e un peso al pene, quello con il membro di un
allievo in mano, quello del
rajasena e nel terzo corso di statue
della facciata sud del tempio, poco
prima del lato ovest, che penetrano una lady retrostante
Chiedere alle autorità in materia se siano state rimosse le
due apsaras interne sulle mensole
Quanto alle divinità che
ricorrono lungo le proiezioni del tempio, allorchè sono identificabili in esse
sono rinvenibili il dio Vishnu e Shiva,
i dikpalas replicati in mahamandapa e santuario, nelle direzioni cardinali di loro spettanza.
Tra di essi fa la sua comparsa fuori ordinanza, Kubera lungo la parete ovest,
come la fa Agni * lungo la parte sud del
Kandarya. Mahadeva.
Quanto alle loro caratterizzazioni eccetera vedi Yama e Nirriti…..
Delle apsaras già si è detto…
Tra i mithuna eccellono ( vedi le coppie 68 , 69 di k. deva)
Nel terzo ordine di statue terne amorose, coinvolgenti sadhu
in situazioni erotiche, si alternano a effigi diminutive di divinità in formato
ridotto, ………
Figure monastiche, anche jain , nel rajasena del
mahamandapa, cui fa seguito una successione pressoché ininterrotta di nicchie
con ratna, nel santuario del tempio.
( Mi ha davvero seccato
l’impuntatura della giovine guida locale di Khajuraho quando ha negato che
fosse sia pure l unica rappresentazione di
una relazione di natura omosessuale rinvenibile nei suoi templi, quella
che nel Devi Jagadamba raffigura un sadu con in mano il membro del suo allievo.
Ridere dell uomo che si accoppia con un cavallo, o dell orso con una lady , dire che il sesso
orale lo si vede raffigurato perché è yoga tantrico, non perché la fellatio
possa piacere alle donne indiane, si, ma
una relazione di un uomo con un
giovane in quel di Khajuraho, no, non è ammissibile , anche solo che vi possa succedere che vi sia
solo raffigurata, a un anno di distanza
dall omicidio di un fanciullo soffocato da un ragazzo e gettato in un
pozzo perché non rivelasse che intendeva abusarne, mentre è risaputo che il
denaro per un qualsiasi lapka viene prima del sesso del partner…Domani
l’immagine ingrandita della scena e ai lettori di questa pagina la sentenza,
già anticipata da Krishna Deva a pagina
269 di Temples of Khajuraho
Mi ha davvero
seccato l’impuntatura della giovine valente guida locale di Khajuraho quando ha
negato che fosse sia pure l'unica rappresentazione di una relazione di natura
omosessuale rinvenibile nei suoi templi, quella che nel Devi Jagadamba
raffigura un sadu con in mano il membro del suo allievo. Ridere dell uomo che
si accoppia con un cavallo, o dell orso con una lady , dire che il sesso orale
lo si vede raffigurato perché è yoga tantrico, non di certo perché la fellatio
possa piacere alle donne indiane, si, tale è l evidenza delle scene che si può
reagire solo regressivamente riducendone l impatto, ma una relazione di un uomo
con un giovane in quel di Khajuraho, no, non è ammissibile, che vi possa
succedere che vi sia anche solo rappresentata, a un anno di distanza dall
omicidio di un fanciullo soffocato da un ragazzo e gettato in un pozzo perché
non rivelasse che intendeva abusarne, mentre è risaputo che il denaro per un
qualsiasi lapka locale viene prima del sesso del partner…Domani l’immagine
ingrandita della scena e ai lettori di questa pagina la sentenza, già
anticipata da Krishna Deva a pagina 269 di Temples of Khajuraho
Che cosa mettere in risalto
del tempio Jagadamba
Apsaras: quella sbadigliante
frontale, quelle, è un nuovo soggetto, intente a leggere una lettera con le
lacrime agli occhi?,
i magnifici accoppiamenti
erotici ( due, almeno)
I sadu in situazioni erotiche, quello con due lady e un peso al
pene, quello con il membro di un allievo
in mano.
Chiedere se siano state
rimosse le due apsaras interne sulle mensole
Il devi Jagadambi ripristina
l eminenza devozionale esterna del santuario, tornando a differenziarlo dal
mahamandapa- Il santuario presenta infatti
un bhadra centrale con edicole rathikas, secondo la tradizione dei templi nirandhara,
che non necessitano pertanto, in presenza di tali apparato statuario iconografico,, di un ambulatorio interno ove il dio del tempio
irradi la sua manifestazione gloriosa in edicole al centro delle pareti esteriori
della cella del garbagriha- Facendo seguito alla balaustra del mandapa del
portico d’accesso, un balcone campeggia invece ancora al centro del
mahamandapa, che come il santuario dispone
anch’esso di proiezioni laterali e agli angoli, di pratirathas e karnas, con
dikpalas reggenti che nelle stesse direzioni cardinali troveranno la loro
replica maggiore, più espressionisticamente atteggiata o accessoriata di attributi nei karnas d’angolo del santuario, ma
sussume a uparathas sussidiarie del balcone le proiezioni corrispondenti ai
pratirathas che nel santuario sono più
prossime al bhadra centrale- Benché sia di dimensioni minori del mahamandapa il
santuario presenta sette rathas, ( quante sono le proiezioni del prasada di un tempio maggiore quale il contiguo Kandaryia) quante sono
i latas del sikhara, sette, e non cinque soltanto, come asserisce Krishna Deva,
in quanto il recesso intermedio esclude che
possa essere subordinata a upabhadra la proiezione ai lati del bhadra
Esso è dunque saptarathas al pari del Kandarya, più colossale, in ragione del più ridotto spessore di tali aggettanze,
albergando esse solo una statua – a differenza delle stesse uparathas del
balcone e delle proiezioni che fiancheggiano l’antarala del mahamandapa , più
longitudinale, più sviluppato in lunghezza, che come quelle, di proiezioni, del Kandarya, e
del Lakshmana e del Visvanatha sulla loro facies volta all’esterno di statue ne
alloggiano tre, quella del dio e di due apsaras. Nel Devi Jagadambi ne è infatti minore il novero, e la varietà
tipologica, in cui lo caratterizzano certune che leggono una lettera portandosi le mani al volto In
compenso l’assenza di mithunas
all’altezza dell’antarala, in pannelli erotici quali quelli dei templi maggiori , in luogo
dei quali compaiono le edicole delle
grandi dei del pantheon hindu, Vahisnavi, Shivani, Bramani quelle
identificabili, è compensata dalla presenza di coppie erotiche lungo sostitutive
di divinità lungo le proiezioni . La presenza invece di soli vyalas in tutti i recessi accomuna il Jagadambi al Kandarya, mentre nel
Lakshmana e nel Vishvanatha essi si alternano a coppie erotiche )
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