domenica 20 maggio 2018

Lettere al giornale Sull'inceneritore


Grande sotto il cielo, giunti a tal punto, pare lo spiazzamento della giunta Palazzi quanto all’ inceneritore ProGest . Personalmente, proprio perche sono radicalmente ecologista, mi sono sempre messo una mano sulla coscienza, ad ogni diatriba ambientalista, chiedendomi se non la ispirasse un qualche fondamentalismo verde inquietantemente reazionario ,  pregiudizialmente ostile alla modernità industriale quanto  tenacemente sordo ad ogni necessità di assicurare  lavoro, magari fino al punto di agitare paure di sradicamenti comunitari, che potrebbero  risvegliare spiriti  sopiti  di Foreste  nere. Ma la partita dell’inceneritore  ProGest da attivare  a Mantova, ed a tutti i costi, dopo che e’ stato rigettato per ogni altra cartiera del gruppo,  oramai si sta giocando a parti invertite, per la sagacia degli oppositori e l’ oscura miopia del Sindaco Palazzi che ad essi seguita a contrapporsi. Nuove tecnologie di recupero e riuso dei rifiuti della cartiera,  lungo  le filiere  di  un’economia e di un’edilizia circolare, giocano esse,  in luogo della solo loro combustione robotizzata, a favore della industrializzazione  e dell’occupazione più estesa ed avanzata  nel nostro territorio, non che in primis della sua salubrità e della salute di cittadini e residenti stranieri, e convolano a nozze  con le prerogative e la vocazione di fondo della nostra città, quale capitale d’arte, di  gusto e di cultura nei secoli dei secoli. Non solo,  sono tali scelte ad integrarsi e a non confliggere con lo spirito che anima gli intenti rigeneratori più meritori della nostra giunta attuale,  in virtù di Mantova Hub o del  risanamento dei nostri laghi. Che senso avrebbe , altrimenti,  sulle sponda opposte a quelle dove l’inceneritore ammorberebbe  ad oltranza  il clima della nostra città, proporre l’istallazione dei laboratori di neurobiologia vegetativa di Stefano Mancuso, dell’idrocoltura delle cui serre galleggianti,  e della esplorazione dei suoli dei cui robot plantoidi,  la salubrità dell’ambiente è una condizione e una finalità  primaria? Se non  quello di sbandierare uno spirito amministrativo  green washing, ben tinteggiato di verde, buono solo a mascherare le proprie compromissioni con gli interessi più  letali  alla cittadinanza di Mantova ed  alla sua armoniosa civilizzazione ?

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