Templi gruppo Bag
Gli ultimi templi che
visitavamo e per noi ancora visitabili, data l ora tarda, erano quelli ancora aperti del gruppo Bag, mentre rimanevano
esclusi dalla mia ricognizione il tempio Ekla e quelli del gruppo Kirn, cui dovrò così destinare un viaggio ulteriore.
Il maggiore dei due templi, vishnuiti entrambi, appariva risalire all epoca più remota di quelli di Kadwaha, al più a quella intermedia, e come il secondo tempio ugualmente
vishnuita del rgruppo Pacchali marghat, si elevava su di un’alta piattaforma ultimata da una
grasa-pattika di kirtimukkas. Il suo ordinamento pancha-ratha presentava un’edicola templare conclusa da un udgama sia nel badhra che nei karnas, come pure nella kapili dell’antarala, le sole surasundari delle pratirathas figurando
allo scoperto di un pilastro di fondo sul pithika di un piedistallo, al solo riparo, sovrastante, di una bandha che ricorreva all’altezza delle gronde-chayyas degli altri tempietti, mentre altre surasundari e dei vyalas apparivano pure nei recessi.
Sulla vedibhanda un’edicola precedeva quella principale del badhra, che era sovrastata a sua volta da una nicchietta e da statue di contorno nell' udgama,
al pari di quella del kapili
dell’antarala, ancora una volta parificata alla bhadra ed elevata a rango consimile, rispetto all' edicola dei karnas che albergava i consueti dikpalas. Al di sopra
degli udgamas, come nel tempio visnuita Pacchali marghat, già rievocato, un corso di gandharvas allietava la parete di
musiche e danze in tutto il suo svolgersi,, dopo quello
intermedio di rishis intervallato da udgamas.
Vamana, Varaha, e Surya?, erano statuariamente insediati nella cella ben interna dei bhadra- rathikas, in cui li restringevano le forme deliziosamente miniaturizzate prima dei pilastrini del portichetto- cui non erano stati fatto mancare il profluvio di due vasi dell'abbondanza e l interposizione correlata di un bhadraka, dalla cui dilatazione superiore un kirtimukka volgeva le fauci fameliche alle belle forme di una surasundari-, eppoi da quelle di un portale d'accesso al garbha-griha ch'era completo in stipiti e soglia dei suoi elementi sostanziali, due rappresentanti delle divinità fluviali , ai lati, cui erano sovrapposti profili di sakas ed una banda serpentinante, mentre la soglia udumbara pur sfoggiava il rigoglio del loto nella sua mandaraka, ai lati della quale si era trovato il modo di soddisfare l'agio di due leoncini che si volgevano le terga.
Di una solennità fermamente invitante era il portico d'accesso, nei cui pilastri da una pushpa-mala floreale un cordone lasciava ricadere una campana pendente sulle sfaccettature che'erano comprese tra i due vasi dell'abbondanza. Nella trabeazione del
portale Vishnu primeggiava al centro tra Brama e Shiva, sullla schiera retrostante dei Navagraha.planetari. E come in Kadwaha valeva quale canone iconico dei templi vishnuiti, il Dio onnipervadente sottostava alla raffigurazione vivace dei propri avatars.
Il secondo dei templi del gruppo Bag si era conservato nel solo vimana del
santuario, mentre anche la sua vedibhanda, come quella dell’altro tempio del gruppo, si elevava su di un suo piedistallo, che aveva fine, a minore altezza, in una pattika di rombi e
rosette Nella scansione tri ratha del jhanga del santuario, già riscontrata per il primo dei templi Pacchali marghat, tra il bhadra ed i karnas ricorrevano due upabhadras, e mentre nel bhadra si stagliavano un’ edicola ed un
udgama che ne sormontava la gronda, upabhadras e karnas erano divise in due
registri di statue da una madhyabhanda, mentre la proiezione della kapili dell’antarala si templificava, come il
badhra, in un’ edicola sormontata dalla sovrastruttura di un udgama, così coniugandosi al badhra
stesso nella sue eminenza rappresentativa del divino, rispetto ai dikpalas dei
karnas e alle surasundari delle upabhadras. Ma alla generalità dei rilievi
statuari conferiva pari risalto il luminismo dei recessi in guisa di jalikas di
scacchiere reticolate, assenti di
effigie ma intervallati dalla madhya bhanda..
Come nel tempio adiacente, ed altri di Kadwaha, - vedasi di
nuovo il Pacchali Marghat numero 2 per quelli similari- , festeggiava il jangha il corso superiore, conclusivo, di gandharvas musici e danzanti tra colonnine compartimentali ( colonninamenti).
Shiva Nataraja, Surya e Narayana-Laxmi, nelle nicchie dei
bhadras.
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